L'Afghanistan continua a tremare, oltre 1.400 i morti

Si scava sotto le macerie, corsa disperata per fornire aiuti. Un nuovo potente sisma di magnitudo 5.2 ha fatto tremare la stessa zona
Si aggrava il bilancio delle vittime del terremoto in Afghanistan - Foto Ansa/Aimal Zahir © www.giornaledibrescia.it
Si aggrava il bilancio delle vittime del terremoto in Afghanistan - Foto Ansa/Aimal Zahir © www.giornaledibrescia.it
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Ancora una forte scossa in Afghanistan mentre si continua a scavare tra le macerie delle case distrutte dal terremoto di magnitudo 6 che ha colpito domenica notte la regione montagnosa orientale al confine con il Pakistan e il numero delle vittime ha già superato le 1.400 persone.

Nuove scosse

Gli afgani non riescono a trovare pace e a poco più di 24 ore dal terremoto nelle province di Nangarhar, Kunar e Laghman, un nuovo potente sisma di magnitudo 5.2 ha fatto tremare la stessa zona, rievocando lo spavento della notte precedente mentre non cessano le scosse di assestamento di intensità minore.

I soccorritori continuano a scavare tra le macerie ma a due giorni dal terremoto di domenica notte non si riesce ancora ad avere un bilancio preciso del danno causato dal sisma, che ha avuto come epicentro una località a 27 km da Jalalabad, città che dista circa 150 chilometri dalla capitale Kabul, ma ha devastato soprattutto aree remote nelle montagne al confine con il Pakistan.

Bilancio parziale

Il governo dei talebani, al potere dal 2021 dopo il ritiro degli Stati Uniti, ha dichiarato che almeno 1.411 persone sono morte e 3.124 sono rimaste ferite nella sola provincia di Kunar, dove più di 5.400 abitazioni sono state distrutte, mentre nella vicina Nangarhar le vittime sono decine e i feriti centinaia.

Non sono state ancora completamente superate le difficoltà riscontrate dai soccorritori immediatamente dopo il terremoto, che hanno avuto problemi a raggiungere i villaggi in montagna a causa di frane che hanno bloccate le strade, ma sono state allestite strutture di emergenza per l'assistenza mentre molti Stati nel mondo hanno annunciato che forniranno aiuto all'Afghanistan, tra i Paesi più poveri al mondo dove il governo dei talebani non ha ancora trovato riconoscimento internazionale, con l'eccezione di Mosca.

I soccorritori nelle zone colpite dal sisma in Afghanistan - Foto Ansa/Aimal Zahir © www.giornaledibrescia.it
I soccorritori nelle zone colpite dal sisma in Afghanistan - Foto Ansa/Aimal Zahir © www.giornaledibrescia.it

Gli aiuti dall’estero

Mentre l'Unione europea ha dichiarato che sta inviando 130 tonnellate di rifornimenti di emergenza ed erogherà 1 milione di euro per aiutare le vittime del terremoto, il Regno Unito ha annunciato che stanzierà 1 milione di sterline per il sostegno alla popolazione, assicurando che il denaro non finirà nelle mani dei talebani. Nel frattempo, tutte le agenzie Onu hanno lanciato appelli per le donazioni e sono stati stanziati inizialmente 5 milioni di dollari dal Fondo di risposta alle emergenze globali delle Nazioni Unite mentre il coordinatore umanitario Onu a Kabul, Indrika Ratwatte, ha dichiarato che il sisma potrebbe avere un impatto su «centinaia di migliaia» di persone e ha avvisato che potrebbe esserci una crescita «esponenziale» delle vittime.

«La Repubblica Italiana auspica che le operazioni di soccorso e l'afflusso di aiuti di emergenza nelle aree funestate dal sisma possano svolgersi senza impedimenti e con ogni possibile strumento», ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, esprimendo vicinanza alla popolazione afgana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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