Accoltella il patrigno della fidanzata, il 17enne resta in comunità

Fragilità, degrado, tossicodipendenza. Situazioni di marginalità che purtroppo si tramandano dai genitori ai figli e che sono, spessissimo, il contesto in cui maturano comportamenti di microcriminalità, furti, spaccio e rapine, che hanno generato un certo allarme sociale o che, come nel caso di ieri, portano a situazioni fuori controllo in cui solo per questione di qualche millimetro non si è arrivati alla tragedia.

Attualmente un ragazzo di 17 anni, da tempo affidato ad una comunità, si trova in arresto per tentato omicidio, il patrigno della sua fidanzata, un marocchino di 45 anni, è ricoverato in prognosi riservata al Civile dopo che il ragazzo gli ha vibrato diversi fendenti all’addome con un coltello da cucina al termine dell’ennesima, violentissima, lite scoppiata nell’appartamento di via don Franzoni a Piancogno in cui tutti avevano vissuto.

A far scattare l’allarme è stata un’infermiera che, venerdì sera, ha notato l’uomo con una vistosa ferita in strada e si è fermata a soccorrerlo. In pochi minuti si è capito che si era trattato di una coltellata e sono stati allertati i carabinieri.

La ricostruzione

Sulle prime i familiari della vittima, la convivente e la figlia di lei, hanno spiegato che il compagno era stato aggredito in strada da qualcuno che non conoscevano. Man mano che venivano raccolti gli elementi sul posto però emergevano una serie di incongruenze. Per prima cosa i militari dell’Arma, della Compagnia di Breno con il supporto dei colleghi del Nucleo Investigativo provinciale, hanno raccolto le immagini delle telecamere della zona e repertato una serie di tracce di sangue che dalla strada portavano all’appartamento in cui vive la famiglia.

Nel corso della nottata la ricostruzione dei fatti è cambiata: secondo quanto raccolto dai carabinieri nell’appartamento per un periodo hanno vissuto la donna con la figlia 16enne avuta da una precedente relazione, il nuovo compagno, 45enne marocchino con diversi precedenti per spaccio, e un ragazzo bergamasco di 17 anni fidanzato della ragazzina. Anche lui ha un passato e un presente difficile: ai genitori è stata da tempo tolta la potestà genitoriale e il ragazzo è stato collocato in una comunità della Valcamonica. Ma spesso si allontana e si rifugia in casa della fidanzata. Da qualche tempo il clima nell’appartamento è teso: la donna ha rotto la relazione con il 45enne che non lavora e non contribuisce al funzionamento della casa e al sostegno della famiglia ma lui non se ne va dall’appartamento.

Venerdì sera, su questo tema, è esplosa l’ennesima discussione. Da una parte le due donne e il ragazzo, dall’altra l’uomo. Al culmine della lite il ragazzo ha afferrato uno dei coltelli della cucina e ha colpito il patrigno della fidanzata all’addome. A quel punto, sconvolto per quanto successo, il 17enne ha provato a fuggire ma il 45enne è uscito di casa per inseguirlo e con tutta probabilità vendicarsi delle ferite subite. Quest’ultima parte è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza che puntano sulla strada e le immagini sono nelle mani dei carabinieri.

Fermato

Messe alle strette le due donne hanno poi confermato la ricostruzione di cui ormai i militari si sentivano sicuri. Mentre il 45enne ferito veniva trasportato prima in pronto soccorso a Esine e poi trasferito in elicottero al Civile, i carabinieri hanno messo in campo una serrata caccia all’uomo nel piccolo paese della Valcamonica e nel giro di qualche ora hanno individuato e bloccato il ragazzo.

Nella notte il ferito è stato operato ed è stato poi dichiarato fuori pericolo. Il ragazzo di 17 anni, invece, è stato collocato in una comunità in attesa della decisione del magistrato del Tribunale dei minori.