CronacaGarda

A Salò prosegue il restauro del teatro, ma si allungano i tempi

In Consiglio comunale rivisto il cronoprogramma: stanziamenti per 5° e 6° lotto rinviati al 2027
L'interno del teatro di Salò © www.giornaledibrescia.it
L'interno del teatro di Salò © www.giornaledibrescia.it
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Teatro: avanti convinti col restauro, ma il cronoprogramma va necessariamente rivisto. La nuova pianificazione dei lavori relativi all’opera più complessa e dibattuta in atto a Salò è stata ufficializzata mercoledì sera in Consiglio comunale, nell’ambito della quarta variazione al bilancio di previsione 2024-2026.

L’intervento

In buona sostanza, come riferito dall’assessore Fabiana Vanzani, gli stanziamenti previsti per il quarto lotto, oltre 6 milioni di euro che prima erano iscritti nel bilancio di previsione 2024, vengono riprogrammati nel 2026, mentre quelli per il quinto e sesto lotto, rispettivamente di 400mila e 2 milioni e 426mila euro, sono rinviati al 2027.

L'interno del teatro di Salò © www.giornaledibrescia.it
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Sul tema è voluto tornare anche il sindaco Francesco Cagnini, per fare una volta per tutte chiarezza sulle intenzioni dell’Amministrazione in merito a quest’opera, avviata dal suo predecessore Giampiero Cipani. Un’eredità certamente ingombrante, ma che Cagnini ha già chiarito di voler «portare avanti con responsabilità, attenzionando tutti gli aspetti, anche in un’ottica di sostenibilità del bilancio comunale». Ha chiarito il sindaco: «Non c’è alcuna intenzione di bloccare o rimandare l’opera. Semplicemente abbiamo preso atto dello stato dei lavori e su quello abbiamo calibrato le previsioni di bilancio».

Il Dup

Medesima operazione di trasparenza era stata fatta con l’approvazione del Dup, il Documento unico di programmazione, che non risultava più coerente con le tempistiche tecniche presentate in passato in Consiglio comunale. Attualmente, lo ricordiamo, è in fase di gara il terzo lotto, che prevede un investimento di 2,5 milioni al netto dell’Iva (i primi due hanno comportato una spesa complessiva di 2,9 milioni di euro) e opere che richiederanno 365 giorni di attività in cantiere e che dunque si porteranno via tutto il 2025 (al netto di eventuali sospensioni lavori o perizie modificative, spesso utilizzate per supplire a problemi tecnici che di frequente si incontrano nei cantieri a elevata complessità).

I conti

Da qui la necessità di riprogrammare al 2026 le coperture finanziarie per il quarto lotto. Ricordiamo che sotto il profilo economico l’intera operazione, a fronte di un progetto di pre-fattibilità depositato nel 2018 con un costo complessivo di 7 milioni e mezzo di euro (per l’esattezza 7.552.957), oggi prevede costi pressoché raddoppiati, per circa 14 milioni e mezzo (di preciso 14.567.320). 

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