A Brescia città occhi su Cavallerizza, Haynau e Randaccio

Caserma Randaccio, ex Cavallerizza, palazzina Haynau. Tre testimonianze di fabbricati dismessi della città, stabili intorno ai quali gravitano comunque progetti in avanzamento.

La Randaccio, più volte evocata anche all’interno del dibattito politico cittadino, rientra sin dal 2018 nella strategia di razionalizzazione del Demanio, ma lo scorso novembre lo studio di architettura torinese Politecna Europe in collaborazione con Sab srl di Perugia ha vinto il bando internazionale e ha avviato i sopralluoghi per riqualificare gli spazi attualmente vuoti in via Lupi di Toscana.

Dei sei corpi di fabbrica dell’ex caserma alcuni sono attualmente occupati dai carabinieri, dagli uffici della prefettura e dal parcheggio pubblico. Ma il resto è disabitato dai tempi dell’abbandono da parte dei dipendenti del Ministero della Difesa.

Diverso lo scenario nella sala dell’ex Cavallerizza, chiusa dal 2017 e oggetto di un recente restauro. Importante l’intervento in quella che fu un’aula studio: si parla infatti di un investimento complessivo di 619.530 euro, di cui 210mila per opere esterne, 310mila per opere interne e 99.530 euro per opere da restauratore volte all’indagine conoscitiva, alla messa in sicurezza e al restauro degli elementi decorativi interni ed esterni.

In via Cairoli 9 i lavori di recupero conservativo e funzionale si sono conclusi nel 2023, ma sul sito del Ministero risulta ancora inaccessibile.

Eppure l’obiettivo di Palazzo Loggia era proprio quello di restituire alla città, attraverso i lavori, l’antico maneggio (che ancora prima, nel tardo Medioevo, è stata anche una chiesa), trasformandola in una sala espositiva e polifunzionale.

Per quanto riguarda - infine - la palazzina Haynau in Castello, per qualche mese è circolata la suggestiva idea di ricavare lo spazio per un ristorante-bar al piano terra con annesso b&b nelle quattro camere superiori nello storico edificio. Ma l’ipotesi sembra sfumata e la palazzina del Governatore resta ancora in attesa di conoscere il proprio destino.