A Brescia 82 musicisti si uniscono per dire no alla violenza di genere

«En dé ’na fónna gh’è sopravivènsa... Per chèsto, quando vargü el dòpra la violènsa contra ’na fónna el còpa ’na ’éta... el pecàt pö grànd che sa pöl fa». Con queste parole pronunciate in dialetto da Giorgio Zanetti si apre la «Christmas Collection» che 82 musicisti bresciani hanno lanciato per dare concretezza a un sogno della cooperativa sociale Butterfy contro la violenza sulle donne. Ossia la creazione di una struttura di emergenza in grado di rispondere alle esigenze delle vittime che, in seguito appunto ai maltrattamenti, hanno sviluppato fragilità mentale.
Chi sono
L’idea di cantare il «no» di Brescia alla violenza attraverso 19 brani disponibili su chiavetta e cd è del musicista Francesco Baresi: «Anche se nessuno di noi, purtroppo, ha il potere di cancellare la sofferenza e arginare un male sociale così radicato, ciascuno di noi – osserva Baresi – può cercare di dare alle vittime il proprio sostegno affinché non si sentano sole e non perdano la fiducia nella possibilità di una nuova vita senza violenza».
Larga adesione
Al progetto hanno aderito, dicevamo, 82 musicisti: da I Cugini di Mio Cuggino a Osvaldo Tagliani, da Matteo Metelli alla banda di Borgo San Giacomo. La scelta del tema natalizio non è casuale: per coloro che sono vittime di violenza, infatti, «il periodo del Natale è quello in cui il dolore e la solitudine inevitabile che consegue alla subita violenza – sia essa fisica o psicologica – sono fardelli emotivi ancora più pesanti da sopportare perché contrapposti a un clima generale di festa familiare e di ricongiungimento affettivo che a loro è negato dalle circostanze».
I numeri
Per chi fosse interessato ad acquistare il cd (14,99 euro) o la chiavetta (9,99 euro) nei prossimi giorni verranno rese note le modalità di prenotazione (presto verrà creato un sito). Intanto una catena di supermercati ha già comprato tantissime chiavette da donare ai dipendenti di alcuni punti vendita fuori provincia. Tutto il ricavato, dicevamo, andrà al centro antiviolenza Buttefly di Brescia che dall’inizio dell’anno ha registrato 180 contatti telefonici e 80 prese in carico che, sommante a quelle già in essere, hanno raggiunto quota 160. In linea con l’attività del passato gli interventi in emergenza sono stati 104 e hanno portato al collocamento in case rifugio a indirizzo segreto di 40 donne e 54 minori. Numeri altissimi che confermano il trend stabile di ben 10 Sos lanciati ogni mese.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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