A Brescia 13mila abitazioni vuote, scatta il piano case

In campo l’Agenzia creata l’anno scorso da diverse realtà. Costituito un fondo per aiutare le famiglie e recuperare alloggi sfitti
Un fondo per l'emergenza abitativa
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Tredicimila alloggi vuoti. Una enormità, tanto più tenendo conto delle urgenze. Le ragioni del fenomeno sono diverse. Da una parte c’è il timore dei proprietari di non poter rientrare facilmente in possesso del bene una volta scaduto il contratto. Battaglie legali e amministrative sono all’ordine del giorno. Dall’altra parte c’è anche la preoccupazione di vedersi restituita la casa in cattive condizioni. Bisogna poi tenere conto delle abitazioni non affittabili perché bisognose di manutenzione. Tuttavia, c’è un altro motivo che sta diventando preponderante: gli affitti brevi. Riguardano i turisti, gli studenti (in piccola parte: sono fra le categorie più penalizzate nella ricerca di un tetto), i lavori temporanei.

L’anno scorso nel Bresciano, fra città e provincia, si contavano seimila contratti di affitto breve «con canoni anche otto volte superiori a quelli ordinari», sottolinea Domenico Bizzarro, presidente del Consorzio Infrastrutture Sociali, partner del progetto «Agenzia per la casa». È un settore non ancora regolato, che alimenta un paradosso: si sviluppa l’ospitalità a danno dei residenti che non trovano casa.

L'annuncio Affittasi -  © www.giornaledibrescia.it
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Alloggi pubblici popolari 

Quest’anno la disponibilità di alloggi pubblici popolari è più che triplicata rispetto al 2023. Con i prossimi bandi il Comune di Brescia e l’Aler affitteranno 483 abitazioni (257 proprietà della Loggia e 226 dell’Aler): l’anno passato furono in totale 148 (62 Comune, 86 Aler). Nel 2023 le domande furono circa mille e quattrocento. Difficile fare una previsione per il 2024, ma si calcola di poter soddisfare la metà delle richieste.

Parliamo di alloggi popolari del cosiddetto Servizio abitativo pubblico (Sap), destinati alle famiglie con Isee inferiore ai 16mila euro. I canoni degli alloggi Sap variano dai venti ai cento euro mensili (poi ci sono le spese condominiali e quelle per le utenze). Quest’anno, come anticipato, la Loggia assegnerà 257 appartamenti, di cui 113 in corso di recupero (e dunque saranno consegnati agli inquilini durante il 2024, mano a mano che diverranno pronti). Negli scorsi anni sono stati ristrutturati quattrocento alloggi comunali; dopo gli interventi previsti nel 2024 ne resteranno da sistemare ancora duecento. 

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