La nuova edizione di «Chef per una notte» tra scuole, idee e finger food

Più leggera, più veloce, più «smart». La terza edizione di Chef per una notte «school edition», la quattordicesima della storia del progetto, bolle già in pentola, tra tradizione e innovazione, conferme e novità. Su tutte, i menù a base di finger food che gli studenti dovranno realizzare: bocconcini sfiziosi, moderni e tecnicamente ricercati.
La presentazione del progetto
Il nostro progetto editoriale, presentato ai professori martedì 9 dicembre in Sala Libretti dal direttore artistico di Teletutto Maddalena Damini, si rivolge nuovamente agli istituti alberghieri di Brescia e provincia, che quest’anno hanno risposto tutti presente.
Salgono quindi a otto le scuole coinvolte: il Dandolo di Bargnano di Corzano, il Mantegna di Brescia, l’Olivelli Putelli di Darfo, il Perlasca di Idro, il Canossa di Brescia, lo Zanardelli di Clusane, il Bonsignori di Remedello e, la new entry, il Caterina De’ Medici di Gardone Riviera.
Studenti e chef in cucina
Gli studenti di cucina, pasticceria e sala avranno l’occasione di preparare e servire il proprio menù sotto la supervisione di alcuni dei più grandi chef della nostra provincia, capitanati come sempre da Beppe Maffioli del ristorante Carlo Magno di Collebeato.
I fornelli, ancora una volta, saranno quelli dell’aula magna di Cast Alimenti, dove verranno registrate le otto puntate, condotte da Clara Camplani e Davide «Brio» Briosi, e trasmesse su Teletutto in prima serata a partire da metà febbraio.
Parola d’ordine: finger food
Come si diceva, gli studenti di cucina e/o pasticceria saranno chiamati a ideare e preparare due finger food: uno più tradizionale, e il secondo rivisitando in chiave stuzzichino un primo o un secondo piatto, caldo o freddo.
«In totale – ricorda Maffioli – la preparazione per le due ricette non dovrà superare i 20 minuti». Ma attenzione a non cadere nell’inganno: la nuova sfida richiede grandi competenze tecniche per «sintetizzare» una portata in una mini porzione. I piatti saranno poi serviti dai ragazzi di sala e abbinati a una o più bevande: vini, birre e cocktail.
Gli ingredienti
Anche quest’anno gli ingredienti dei menù saranno quelli messi a disposizione dai nostri partner, ciascuno abbinato a una scuola diversa: Caseificio Sociale Valsabbino, Centrale del Latte, Coop Lombardia, Iab Roda Carni, La Grande Ruota, Metelli Frutta, Azienda agricola Franzosi e Monteverde. Non mancheranno le clip delle Coltellerie Berti e i consigli antispreco dell’Associazione Maremosso – Rete Cauto.
Al termine delle puntate, e grazie alle dritte degli chef, le scuole avranno il tempo e la possibilità di perfezionare le proprie ricette, che poi dovranno riproporre nella serata finale, «La Notte degli Chef», in programma a maggio al Carlo Magno: una cena per circa 150 persone, tra cui la blasonatissima giuria di chef ed esperti.
Smart edition
«Sarà un’edizione più smart» commenta il direttore del Giornale di Brescia e di Teletutto Nunzia Vallini, augurando buon lavoro, mentre i professori prendono nota dei dettagli. Il loro entusiasmo si rinnova ogni anno, sulla scorta del successo dell’edizione precedente
Per i loro ragazzi Chef per una Notte è un’avventura stimolante, che mette alla prova le loro competenze in un contesto diverso, come può essere una trasmissione televisiva, e propedeutico al loro futuro, nel caso della cena finale. Senza l’ansia della gara (non c’è nessun vincitore), ma con la sana adrenalina di chi ci tiene a fare bella figura.
«Ce la metteremo tutta per fare un’edizione ancora più bella e ricca delle precedenti» assicura la conduttrice Clara Camplani, in rappresentanza della squadra di Teletutto (in regia ci sarà ancora Guido Zubani) che è già al lavoro per perfezionare il format, accogliendo anche i suggerimenti dei docenti. In particolare, la richiesta di valorizzare maggiormente gli studenti di sala non solo nella descrizione e nel servizio, o nell’abbinamento del vino, ma anche nella preparazione di un cocktail.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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