Verso l'orizzonte bisogna guardare, è da li che si rinasce

La Bellezza è un dono che rifugge dal campanilismo, ma spesso quando la si ha accanto, come il Garda, la si dà per scontata
Il golfo di Salò, sullo sfondo il monte Baldo
Il golfo di Salò, sullo sfondo il monte Baldo
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E adesso che dicono che il Garda è il lago più bello del mondo dovremmo forse esultare? Perché abbiamo bisogno che qualcuno giunto da Altrove, fosse Giove oppure Oltralpe, confermi che ciò che i nostri occhi vedono da sempre non è una traveggola? Davvero per credere nello splendore che ci permea abbiamo la necessità che qualcuno ci dica che abbiamo ragione? Il Garda non è solo, no.

Joan, una mia cara amica neozelandese che amava l’Italia e la riteneva il suo Paese molto più di tanti nati e cresciuti qui, amava dire «non si può fare una borsetta di seta con un orecchio di maiale». La logica di tale considerazione potrebbe sfuggire, ma, sebbene la contraffazione non conosca limiti, il senso ultimo del proverbio è chiaro: non è possibile creare qualcosa di unico partendo da una base esteticamente (o moralmente) discutibile. Sempre che l’orecchio di maiale possa essere considerato qualcosa di poco affascinante, perché in fondo tutto, nel suo genere, ha senso.

L'alba sul Garda - Foto di geo_geo da Zoom © www.giornaledibrescia.it
L'alba sul Garda - Foto di geo_geo da Zoom © www.giornaledibrescia.it

Quante volte trattiamo quella borsetta di seta che è il Paese in cui abbiamo la fortuna di vivere come se fosse un orecchio di maiale, con tutto il rispetto per il povero suino sacrificato? Sono le cose che scegliamo a renderci quello che siamo. E non è Brescia piuttosto che Bergamo o l’occasione temporanea della città della cultura che ci renderà migliori osservatori della nostra realtà, che c’insegnerà ad apprezzarla nel profondo, a valorizzarla aldilà delle manifestazioni pur belle ma che sono a scadenza. Le feste e gli eventi finiscono, è connaturato al loro essere. Ma il resto, il substrato che ci permea rimane qui, non finirà. E ciò che c’è non si esaurisce in un pugno di siti. C’è tantissimo di più.

La bellezza

In teoria tutto è ugualmente importante, in pratica no, giacché alcuni luoghi vengono privilegiati ad altri, fosse solo perché sono più incredibili e appariscenti di altri. Il che non significa che gli altri non abbiano valore o non meritino attenzione. La Bellezza è un dono assoluto, un miracolo che ci viene regalato ogni volta che apriamo gli occhi a qualcosa di noto o ignoto, ogni volta che apprezziamo, ci prendiamo cura, ci sentiamo grati per il luogo in cui abitiamo o che abbiamo la fortuna di avere vicino. Il fatto che sia in territorio bresciano, bergamasco, marziano o di Alfa Centauri conta poco.

La bellezza rifugge dal campanilismo, vive del suo, respira la stessa aria di chi la incontra, per caso o per volontà. Ciò che per noi è scontato, è accanto a noi e per noi immeritevole di considerazione può essere l’orizzonte a cui altre anime tendono. È un grande sforzo di astrazione imparare a valutare quello che ci circonda come una proiezione dell’orizzonte, ma è un percorso che vale la pena fare. Ogni giorno, anche in quelli oscuri, soprattutto in quelli. Verso l’orizzonte devi guardare perché è da lì che rinascerai.

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