Salò, dove il Garda si fa Costa Azzurra

Alcune informazioni utili su strade e occasioni in cui visitare il paesino appoggiato sull'omonimo golfo
Il paesino di Salò sul lago di Garda - Foto di Giando54 dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it
Il paesino di Salò sul lago di Garda - Foto di Giando54 dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it
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Cominciamo da un posto magnifico, ma davvero. Magnifico per i poeti, magnifico per i tedeschi, magnifico per i veneziani dei bei tempi dei dogi, che lo definivano Magnifica Patria. Salò la magnifica, coronata di ulivi, stella del Benaco.

Il suo cupo passato non getta alcuna cupa ombra su questo paesino appoggiato sull’omonimo golfo. Il sole splende tondo e giallo e se ne infischia dei giorni neri. Forse lui, dall’alto della sua esperienza, ha avuto la bella idea di fare la pace con la storia e Salò, per passato ed esposizione, è perfetta per questa operazione, ovvero il rappacificarsi con i mali del mondo in un bagno di luce.

Le strade migliori per scendere a Salò sono tre, proprio come le Corniche della Costa Azzurra: alta, media e bassa. La più scenografica è la media, poetica e sinuosa come un’ode di Catullo o un carme dannunziano. Scendendo dai miti tornanti della cornice mediana a un certo punto appare in tutta la sua grandiosità il golfo, in fondo al quale svettano due profili: quello del Monte Baldo (è un po' difficile non vederlo perché occupa almeno un terzo dell'orizzonte) e quello del campanile del duomo, alto e sottile.

Che fare per cominciare a conoscere questo paesino? Prima cosa bisogna spuntare sulla passeggiata da una stradina stretta la mattina presto di un giorno qualunque, possibilmente feriale. In una stagione qualsiasi. Nebbia, sole, pioggia, freddo, caldo, tiepido: è sempre una sorpresa. In certe mattine nebbiose il profilo del paese si ripete nel lago in maniera del tutto speculare: all’apparenza è una brutta giornata, in realtà si tratta di un prezioso momento di perfezione.

In alternativa c’è il 25 aprile, data simbolica in cui Salò è affollata di tedeschi e italiani in gita. Davanti al monumento posto al centro della piazzetta del Comune, vengono deposte corone in ricordo dei caduti.

Davanti c’è San Felice del Benaco. Andate lì, guardate il lago dall'imbarcadero e comprenderete il significato del concetto di Felice: un momento di ritrovata pace davanti a una luce profonda. Una volta visto questo il resto viene da sé.

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