Zone 30 nel 20% della città, ma «Brescia non è ancora pronta»

Le prime furono istituite a fine anni ’90. L'assessore Manzoni: «Aumentano, ma non tutte le aree sono adatte»
Loading video...
L'intervento dell'arch. Matteo Dondé in una conferenza a Milano
AA

Bruxelles lo è già. Bologna avvierà i primi cantieri in estate. Roma ci sta pensando. E Milano, nei giorni scorsi, ha messo nero su bianco un primo grande passo. La tendenza a trasformare i capoluoghi in «città 30» è, insomma, già realtà all’estero e si fa sempre più strada pure in Italia. Anche in risposta all’orientamento dettato dall’Unione europea per ridurre gli incidenti (obiettivo: zero morti entro il 2050) e l’inquinamento, si estendono le zone urbane in cui il limite di velocità scende a 30 chilometri orari. E Brescia cosa ne pensa?

Da oltre vent’anni

«Da noi le zone 30 ci sono da almeno vent’anni - spiega l’assessore alla Mobilità Federico Manzoni -. La prima venne istituita in centro storico alla fine degli anni Novanta, all’inizio degli anni Duemila toccò a Fornaci e a Violino. Quindi, nel 2013, s’impose questo limite in via Berardo Maggi, nel 2016 al Villaggio Prealpino-Stocchetta, nel 2018 alle zone Chiusure-Sant’Anna, Don Bosco, Lamarmora, Urago Mella, Violino, San Polo Parco e Caionvico, l’anno successivo a Chiesanuova e nel 2020 a una parte del quartiere Porta Venezia. Quest’anno - prosegue l’assessore - termineranno i lavori al Primo Maggio e inizieranno quelli a Fiumicello. Nuovi interventi sono in fase di progettazione preliminare al Villaggio Badia e nella zona di viale Piave».

Le zone 30 già attive a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Le zone 30 già attive a Brescia - © www.giornaledibrescia.it

In più prevede zone 30 (a Porta Milano e in altre parti dei quartieri Don Bosco, Lamarmora e Chiesanuova) anche il maxi progetto «La scuola al centro del futuro» che, grazie a un bando regionale, attinge a importanti fondi europei. E ancora: ulteriori aree con questo limite potrebbero essere istituite in una porzione di Casazza e a Mompiano vecchia.

Passo dopo passo

Il limite di velocità a 30 kn/h in via Divisione Acqui in città - © www.giornaledibrescia.it
Il limite di velocità a 30 kn/h in via Divisione Acqui in città - © www.giornaledibrescia.it

Ad oggi le zone 30 occupano «il 20% della città». Un passo alla volta, però, stanno aumentando per rendere più vivibili certi spazi. Di «certi spazi» parla lo stesso Manzoni: «A mio avviso Brescia non è ancora pronta a diventare una città 30 - osserva -: ci sono zone che si prestano a questo passaggio e zone in cui la svolta non è fattibile».

La rivoluzione comporta, infatti, «tre tipi di operazioni. La prima riguarda la riorganizzazione dello spazio urbano: bisogna sfalsare la sosta per evitare che si creino rettilinei, realizzare attraversamenti rialzati, modificare l’arredo urbano... Investire, insomma, risorse economiche affinché lo spazio favorisca il rallentamento della velocità delle auto. La seconda operazione consiste in una campagna di controlli. La terza, invece, è culturale: le persone devono capire che in contesti residenziali non ci si può muovere come in tangenziale».

Il ruolo dei trasporti pubblici

L’istituzione di una zona 30 comporta lavori di adeguamento - © www.giornaledibrescia.it
L’istituzione di una zona 30 comporta lavori di adeguamento - © www.giornaledibrescia.it

A Milano il Consiglio comunale ha da poco approvato un ordine del giorno che invita la Giunta e il sindaco Giuseppe Sala a lavorare affinché il capoluogo lombardo diventi una città 30 dal primo gennaio 2024. Il passo, precisa l’assessore, «è stato compiuto iniziando a creare, prima, le condizioni affinché l’obiettivo sia fattibile: mi riferisco al potenziamento del trasporto urbano e alla riduzione del traffico privato».

Avanti, per step, quindi anche a Brescia: «Il discorso delle zone 30 - conclude l’assessore - è uno stimolo positivo a ragionare su città sempre più vivibili».

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...