Violenta una prostituta: chiesti 5 anni per il commerciante

L'uomo è accusato di violenza e rapina ai danni di una prostituta
Condanna a cinque anni di reclusione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Condanna a cinque anni di reclusione - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione. Tanto ha chiesto il pubblico ministero in aula per un commerciante, residente nel Cremonese e arrestato a Brescia nei mesi scorsi per violenza sessuale e rapina ai danni di una prostituta. Fu la donna a denunciarlo dieci giorni dopo i fatti per paura di una vendetta da parte dell'uomo, già noto alle cronache perchè nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza.

A settembre scorso era stata invece la Polizia locale di Brescia a prelevarlo nella sua abitazione e portarlo in carcere. Ora, dopo un periodo in cella e alcuni mesi agli arresti domiciliari, i giudici hanno alleggerito la misura e gli hanno concesso l’obbligo di dimora. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe costretto ad un rapporto sessuale una giovane prostituta fatta salire in auto nella zona della Mandolossa. Poi le avrebbe anche rubato il cellulare per non farle chiedere aiuto.

Il commerciante, difeso dagli avvocati Mattia Guarneri e Piergiorgio Vittorini, ha sempre sostenuto di non aver mai violentato la ragazza. «Quel rapporto era concordato» è la sua versione. La prostituta denunciò anche che quella sera le era stato impedito di scendere dall’auto, mentre il commerciante ha fatto mettere a verbale che la vettura che ha utilizzato a luglio quando incontrò la giovane non era dotata di un sistema automatico di bloccaggio. «Poteva uscire quando voleva» ha detto.

Versione che i suoi legali riprenderanno anche il prossimo 28 febbraio quando è prevista la conclusione dell’udienza e la lettura del dispositivo di sentenza.

 

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