Via Razziche, il cromo esavalente precipita

Nuova analisi dei residenti: inquinante nella norma. Chiesta la revoca dell'ordinanza che vieta di bere
Via Razziche, crollano i valori del cromo
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Colpo di scena nella vicenda di via Razziche: dopo le analisi diffuse la scorsa settimana in cui da un prelievo dell’11 marzo venivano riscontrati 65 microgrammi di cromo VI per litro d’acqua, i residenti hanno fatto nuovi controlli in cui il valore precipita a 7,8. Pienamente nei limiti, dunque, che prevedono una concentrazione massima di 50 microgrammi (di cromo totale). E addirittura più basso di quello rilevato da A2A la settimana scorsa (10,8), quando intervenne per una serie di verifiche su indicazione della Loggia.

Cosa succederà adesso nelle palazzine, in cui da martedì il sindaco Del Bono ha vietato l’uso dell’acqua per bere o cucinare su indicazione dell’Asl, non è chiaro. Di fatto, la causa di quel valore sballato non è stata chiarita e potrebbero essere necessari ulteriori accertamenti, in parte già avviati dall’amministratore condominiale. Il Comune ha così deciso di attendere le valutazioni dell’autorità sanitaria, ribadendo il fatto che tutte le analisi fatte nei punti di prelievo attorno alla zona incriminata indicano una presenza di cromo esavalente nei limiti. L’acqua è potabile, ma che cosa abbia influito sulla qualità di quella che è scesa dai rubinetti di via Razziche non è ancora definito.

Emanuele Galesi
e.galesi@giornaledibrescia.it

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