Variante Omicron: rugbisti via oggi dal Sudafrica

Dovrebbe concludersi entro domani l’odissea delle tre squadre europee di rugby (gli italiani delle Zebre, gli irlandesi del Munster e gli Scarlets gallesi) rimaste bloccate in Sudafrica insieme ai tre arbitri europei, tra i quali il bresciano Andrea Piardi, in trasferta per dirigere le partite della sesta giornata dello United Rugby Championship. Piardi, con i colleghi Ben Whitehouse, gallese, e Andrew Brace, irlandese, venerdì sera, alla notizia della cancellazione delle partite del torneo, aveva raggiunto Johannesburg sperando di riuscire a imbarcarsi su un volo per l’Europa in grado in qualche modo di riportarlo a casa.
Prenotati inizialmente su una tratta con destinazione Istanbul e poi Dublino, i tre ieri hanno dovuto prendere atto del fatto che tutti i voli in partenza dal Sudafrica erano cancellati, qualunque fosse il luogo di approdo. A Piardi e agli altri due colleghi non è rimasto che affidarsi all’ente organizzatore del torneo che con un charter ha promesso di riportare tutti in Europa, con partenza stamattina da Città del Capo. Non prima però di aver raccolto nei vari aeroporti sudafricani tecnici, giocatori e dirigenti delle squadre rimaste «spiaggiate» in Sudafrica ormai isolato dal resto del mondo. Ieri prima tappa dell’odissea: sul volo in partenza da Johannesburg sono saliti anche quelli del Munster, la formazione irlandese che doveva giocare contro i Bulls a Pretoria.
Partita cancellata come tutte le altre del week end. Dalla capitale dell’ex Transvaal l’aereo ha preso direzione sud verso Durban, dove c’erano da recuperare i gallesi degli Scarlets, rimasti bloccati nel capoluogo del KwaZulu-Natal. Poi nuovo decollo, stavolta verso ovest, obiettivo Città del Capo, per raccogliere le Zebre che dovevano giocare ieri contro gli Stormers e sabato prossimo, contro gli Sharks. Nelle Zebre militano anche i due giocatori bresciani Guglielmo Palazzani e Luca Andreani. Oggi l’intera comitiva, circa 160 persone dovrebbe far rotta verso una destinazione europea.
Dal Sudafrica fanno sapere di avere l’autorizzazione al decollo, ma non ancora una meta, il che pare uno scherzo trattandosi di squadre di rugby. «Una situazione grottesca», dice Piardi. Da chiarire non c’è solo il luogo di atterraggio ma anche l’accoglienza che i «naufraghi» dello United Rugby Championship riceveranno all’arrivo: quarantena tutti insieme in un albergo da qualche parte della vecchia Europa (a partire da quando?), isolamento fiduciario, ognuno a casa sua, con tamponi e verifiche individuali? L’11 dicembre è in programma il primo turno delle coppe europee: dieci giorni di quarantena senza la possibilità di allenamenti collettivi per le squadre di cui sopra imporrebbero il rinvio delle partite (le Zebre dovrebbero giocare a Parma contro il Biarritz). Più che una situazione grottesca si annuncia il caos.
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