Vaiolo delle scimmie, «isolato» il primo caso al Civile di Brescia

Le analisi confermano l’infezione, le condizioni del paziente sono buone «Nessun allarme»
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VAIOLO DELLE SCIMMIE: PRIMO CASO A BRESCIA
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Non è il primo bresciano ad infettarsi. Ma è il primo caso confermato agli Spedali Civili di Brescia. Dai laboratori del principale ospedale della città è stato infatti certificato che un paziente ha contratto il vaiolo delle scimmie di ritorno da un viaggio. È ricoverato nel reparto di malattie infettive e avrebbe fino a questo momento manifestato la malattia solamente a livello cutaneo. Le condizioni generali sono ritenute buone dai medici, tanto che a giorni il paziente dovrebbe essere dimesso e proseguire le cure a casa, ovviamente in isolamento fino a completa guarigione.

«Nessun allarme. Siano davanti ad un unico caso» assicurano dall’ospedale. Nelle scorse settimane, stando a quanto ricostruito, al Civile erano stati valutati episodi sospetti di vaiolo delle scimmie, ma le verifiche virologiche specifiche avevano poi escluso che si trattasse dell’infezione.

Il precedente

Il primo caso di un bresciano era emerso ad inizio giugno, con la conferma arrivata però dall’ospedale di Verona dove l’uomo si era rivolto alla comparsa di alcuni sintomi. Anche lui era rientrato da un viaggio all’estero. Non era stato neppure ricoverato e fu uno degli undici casi lombardi segnalati ad inizio estate da Regione Lombardia. L’infezione. I sintomi del vaiolo delle scimmie comprendono di solito: febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia. Mentre segni più frequenti sono: linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee. L’Istituto superiore di sanità nei mesi scorsi aveva spiegato che si tratta di un'infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo ma che largamente si differenzia dal vaiolo stesso per la minore diffusività e gravità.

Il virus si trasmette attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico e il primo caso al mondo è datato 1970 quando la malattia venne diagnosticata ad un bambino nella regione equatoriale del Congo. Per la maggior parte delle persone, il vaiolo delle scimmie è una malattia autolimitante, che dura da due a quattro settimane. Stando ai dati forniti dall’Oms e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie in Europa sono attualmente 12.761 i positivi al vaiolo delle scimmie. Di questi, 426 sono in Italia con la Lombardia che risulta la regione più colpita con 197 casi isolati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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