Vaccini e bimbi all'asilo: nel Bresciano 202 inadempienti

I primi dati della regione Lombardia tengono conto di asili e scuole materne. A marzo si tireranno le somme
VACCINI, 202 INADEMPIENTI
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Sono 202 nel Bresciano i bambini i cui genitori non hanno presentato, entro l'11 settembre, la documentazione necessaria prevista dalla legge Lorenzin sui vaccini per l'iscrizione ad asili nido e scuole dall'infanzia.

114 delle 647 tra nidi e materne bresciane hanno inviato segnalazioni alle due Ats di riferimento, quella della  montagna per la Valle Camonica e quella di Brescia per il resto della provincia.

«In tutta la Lombardia – ha detto l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera – sono 1812 gli alunni che non hanno presentato la documentazione necessaria. Prendiamo atto di questi nuovi dati che dobbiamo ritenere corrispondenti alle richieste legislative – ha detto ancora Gallera -. Da questi desumiamo che il numero dei bambini che hanno deciso di non presentare alcuna documentazione è esiguo rispetto agli oltre 30mila inadempienti alle vaccinazioni obbligatorie per le coorti fino a 6 anni. Ci auguriamo che effettivamente tutti abbiano deciso di far vaccinare i propri figli e non, come sta già capitando in alcuni casi, utilizzino la richiesta di prenotazione come escamotage per ritardare il momento dell'esclusione dalla scuola».

Se il genitore non ha presentato la certificazione entro l’11 settembre, il bambino può frequentare la scuola a patto che il genitore abbia dimostrato di avere già un appuntamento per effettuare le vaccinazioni. Se a settembre è stata presentata un’autocerficazione, il termine ultimo per presentare tutta la documentazione comprovante l'avvenuta vaccinazione è invece il 10 marzo 2018.

«I nostri centri vaccinali - ha concluso l'assessore - stanno lavorando a pieno ritmo, cercando di convincere e sciogliere i dubbi anche dei genitori più resistenti, soprattutto quando questi sono legati a situazioni cliniche complesse del bambino. Allo stesso tempo voglio ribadire che saremo inflessibili e bloccheremo tutte quelle azioni dilatorie che hanno l'obiettivo di non vaccinare i figli lasciando che continuino a frequentare la scuola». 

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