Vaccini ai lavoratori: lunedì si parte, aziende bresciane pronte
Da lunedì le imprese lombarde potranno procedere con le vaccinazioni in azienda. Lo annuncia il presidente della Regione, Attilio Fontana che parla di «obiettivo raggiunto, anche a livello nazionale, grazie alla tenacia della Lombardia che, per prima, si è attivata per raggiungere questo traguardo». La prima azienda ad allestire un hub aziendale presso la propria sede di Milano sarà Unipol. A seguire, in settimana, altre tre aziende lombarde avvieranno la fase vaccinale per i propri dipendenti: Pirelli, Mediaset ed Amazon. A queste, si potrebbero aggiungere anche le aziende bresciane.
Ieri Claudio Sileo, direttore generale dell’Agenzia di tutela della Salute di Brescia, ha confermato che «Ats sta tenendo i contatti con le Associazioni di categoria e la settimana verrà stabilita una pianificazione con il calendario vaccinale».
Confindustria Brescia e Apindustria Confapi Brescia sono pronte, in attesa di quelle dosi «aggiuntive» di vaccini cui faceva riferimento nei giorni scorsi il direttore di Ats, Sileo, indispensabili per aumentare l’offerta vaccinale ad un numero sempre più ampio di popolazione. Nel caso specifico, ai lavoratori di una delle realtà produttive più importanti del Paese. «Non ci sono date certe e serviranno ulteriori passaggi con Ats ed Asst, ma le grandi aziende sono pronte a partire con le vaccinazioni dei loro dipendenti all’interno delle loro sedi - la linea di Confindustria Brescia -. Per quelle medio-piccole si cercherà un luogo idoneo che potrebbe essere un hub vaccinale già esistente o uno nuovo in cui indirizzare i dipendenti che vogliono vaccinarsi».Quando la scorsa primavera era stato sottoscritto l’accordo, le aziende aderenti a Confindustria Brescia interessate all’operazione erano cinquecento con 41mila lavoratori. Ora, con la campagna vaccinale che va avanti spedita e con la possibilità di adesione per tutte le classi di età, è probabile che molti dipendenti siano già stati vaccinati.
Gianluigi Cordua, presidente di Apindustria Brescia: «Manteniamo la nostra disponibilità ribadendo di essere pronti a vaccinare i dipendenti delle 121 aziende che hanno inizialmente aderito al protocollo. Lo possiamo e vogliamo fare nel nostro Hub vaccinale, allestito nella sede della nostra Associazione in via Lippi. Ci interfacceremo con Ats e Asst Spedali Civili per capire le tempistiche e per confrontarci sull’operatività».
Per il presidente Cordua gli scenari sono tre. «Il primo è quello che prevede le somministrazioni direttamente nelle aziende, ed è poco percorribile. Il secondo, ed è quello sul quale intendiamo andare avanti, riguarda l’utilizzo degli spazi realizzati nella sede di Apindustria in via Lippi. Il terzo scenario è di apertura al confronto per capire anche dal Civile che gestisce l’hub vaccinale a Brixia Forum se è concretizzabile l’ipotesi di avere in Fiera spazi dedicati per somministrare il vaccino ai dipendenti delle nostre azienda associate».
Quando era stato sottoscritto il protocollo, lo scorso aprile, avevano aderito 121 aziende di Apindustria Brescia. I lavoratori da vaccinare, allora, erano 6.400, ora i numeri si sono più che dimezzati - siamo sui 2.800/3.000 - perché la campagna vaccinale è iniziata da tempo ed è ora aperta a tutte le fasce di età.
Dunque, da parte delle Associazioni di categoria dell’industria bresciana disponibilità immediata per vaccinare i lavoratori e futura, già dall’autunno, quando sarà necessario fare la terza dose. Per ora e per il futuro. «Adesso ci siamo - conclude Cordua -. Ci saremo, perché il supporto delle Associazioni sarà molto importante quando i grandi hub, come quello in Fiera, saranno chiusi e si dovrà vaccinare in sedi più piccole».
Nel merito del via libera alle vaccinazioni in azienda, la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti: «Regione Lombardia è stata la prima in Italia ad indicare questa possibilità nei mesi scorsi, invitando il Governo a renderla possibile. Il forte impulso assunto dalla campagna vaccinale lombarda nel frattempo ha fatto sì che numerosi lavoratori siano oggi già vaccinati o in procinto di farlo. In ogni caso, la direzione generale Welfare della Regione ha chiesto alle Ats di fare una ricognizione con le Associazioni di categoria per avere un quadro aggiornato delle richieste e dell’interesse ancora sussistente da parte delle aziende».
«Si tratta - spiega l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi - di un’opportunità in più per i lavoratori lombardi che Regione Lombardia, grazie alla disponibilità delle associazioni di categoria e delle imprese, mette a disposizione. Un modo per accelerare ulteriormente la campagna vaccinale già a pieno regime. Siamo certi che questa ulteriore opportunità sarà replicabile in eventuali campagne vaccinali di richiamo successive a quella massiva».
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