Un'«arbitra» in serie A: lo sport prima della politica

Lo sport prima della politica. Maria Sole Ferrieri Caputi prima (forse, quasi certamente) di Giorgia Meloni. La società che cambia non deve aver paura di cambiamenti che nel 2022 nemmeno devono essere definiti epocali. Semplicemente ci sono fatti che prima o poi devono accadere.
E per fortuna accadono, come - appunto - l’esordio in serie A, oggi a Reggio Emilia in Sassuolo-Salernitana, del fischietto livornese (da tempo bergamasca per lavoro) Ferrieri Caputi. In Germania la prima donna a dirigere una gara della Bundesliga fu Bibiana Steinhaus, cinque anni fa; in Francia Stéphanie Frappart ha esordito nella massima serie nel 2019 e nello stesso anno ha diretto la Supercoppa europea tra Chelsea e Liverpool.
Già nel 2003, peraltro, la svizzera Nicole Petignat aveva diretto una gara di Coppa Uefa. In Italia, invece, sono passati 17 anni dall’esordio tra i professionisti di Anna De Toni, medico di Schio, mentre solo un anno fa Maria Marotta è stata la prima a dirigere in serie B.
Oggi Maria Sole, lo scorso vista ed apprezzata due volte a Salò in C e poche settimane fa a Brescia in B, rompe un muro. Ma chi l’ha designata sa che non la manda allo sbaraglio, perché è all’altezza. Come tante donne che fanno crescere il nostro Paese.
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