Una donna incinta su due non è vaccinata contro il Covid

Una su sei partorisce col Covid, una su quattro al Civile in quanto hub per la Lombardia orientale
I dati derivano da una ricerca della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere
I dati derivano da una ricerca della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere
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Una donna incinta su due non è vaccinata. Emerge dall’indagine della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) in 12 ospedali sentinella, che ha preso in considerazione un totale di 404 parti eseguiti nella settimana compresa tra il 18 e il 25 gennaio. «Il rischio, con l’ampia circolazione di Omicron, di avere l’infezione da Sars-Cov-2 durante i nove mesi della gestazione, nei quali la donna è più suscettibile, è altissimo e può generare complicanze nella gravidanza, per la salute della donna e del bambino - dichiara Giovanni Migliore, presidente Fiaso -. È quindi necessario insistere sulla necessità di vaccinarsi in gravidanza per prevenire l’infezione e minimizzare rischi di complicanze».

L’indagine ha analizzato la condizione vaccinale di tutte le 404 partorienti, sia positive al virus sia senza infezione: la percentuale delle vaccinate era solo del 53%. Di contro, questo significa che il 47% delle donne in attesa e in procinto di partorire non si era ancora sottoposta alla profilassi vaccinale contro il virus Sars-Cov-2, nonostante sia raccomandato dal Ministero della Salute e dalle società scientifiche dei ginecologi e dei pediatri. «Il ruolo dei ginecologi è fondamentale per fugare le paure di una donna in attesa», sottolinea Migliore.

A Brescia

Un esempio additato dalla Fiaso arriva dall’Asst Spedali Civili di Brescia che è, dall’inizio della pandemia, hub per la gestione dei parti Covid per tutta la Lombardia orientale. Per questo «la percentuale di parti Covid nel nostro Ospedale è ancora più alta della media nazionale: il 25% delle puerpere nella settimana del 18-25 gennaio era positiva al tampone - spiega il direttore generale del Civile, Massimo Lombardo -.

L’esperienza maturata grazie alle oltre 3mila madri che hanno scelto il nostro ospedale nel 2021 ci ha permesso di strutturare percorsi dedicati per garantire la sicurezza di madri, bambini e operatori. Ci preoccupa il dato delle donne in attesa che hanno deciso di non vaccinarsi - continua il direttore generale del Civile -: la profilassi vaccinale è sicura per la madre e per il bambino, protegge entrambi durante la gravidanza e difende il bambino dal virus anche dopo la nascita. Vaccinarsi è il primo regalo che una madre può fare a suo figlio».

La stessa indagine della Fiaso evidenzia che una donna in gravidanza su sei partorisce con il Covid. Sul totale dei 404 parti eseguiti nelle 12 strutture sanitarie nella settimana dal 18 al 25 gennaio, infatti, 65 sono avvenuti in area Covid. Complessivamente, dunque, il 16% delle gravide ha contratto l’infezione da Sars-Cov-2 e ha partorito con il Covid. Tra le donne risultate positive al momento del parto, il 60% non era vaccinato e il 5% aveva sviluppato sintomi respiratori e polmonari tipici della malattia da Covid. Un solo neonato, figlio di una non vaccinata, ha contratto l’infezione.

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