Un paese bresciano su tre si svuota, ma non sul Garda: la mappa

Francesco Alberti, Simone Bottura
Il maggior incremento di residenti, dopo la città, è stato registrato a Desenzano: ben 17mila in più negli ultimi 70 anni
Il lago di Garda è sempre più attrattivo - © www.giornaledibrescia.it
Il lago di Garda è sempre più attrattivo - © www.giornaledibrescia.it
AA

Idealizzati e bistrattati, vittime di due facce della stessa medaglia - l’immagine topica del «paese presepe» e l’incapacità di trovare una forma di sviluppo - i borghi (e i piccoli Comuni in generale) vivono un declino che ad alcune latitudini ha già portato alle prime scomparse. E ora esistono anche confronti temporali di più ampio raggio che testimoniano il fenomeno: in 70 anni i paesi meno limitrofi ai grandi centri urbani o ad alta quota hanno dimezzato la propria popolazione. E nei prossimi 50 potrebbero essere i prossimi ad evaporare. Puf. Addio alla microstoria locale.

È questa la fotografia (anche) della nostra provincia confrontando i dati Istat del 1951 con quelli del 31 dicembre 2021. Al top troviamo Sirmione, comune cresciuto di oltre il 300% (passando da 1.961 residenti a 8.257), fanalino di coda è invece Valvestino, e non è certo una novità, nel piccolo paese dell’Alto Garda gli abitanti sono crollati, da 986 a 173 (una diminuzione di oltre l’80%). I primi posti della classifica sono praticamente dominati da hinterland e Garda, dopo appunto Sirmione, troviamo: Bovezzo, Castel Mella, Soiano, Padenghe, Rodengo, Moniga, Roncadelle, Ospitaletto e Castelcovati. Se analizziamo la nostra provincia nel complesso, un calo di residenti si è registrato in oltre un terzo dei paesi: ben 67 comuni (soprattutto di montagna) hanno il segno meno confrontando i dati dei residenti registrati negli ultimi settant’anni.

Attrattività

E se la penisola cara a Catullo svetta in classifica per crescita in termini percentuali, il record di aumento di abitanti in termini assoluti (ovviamente senza contare la città) spetta a Desenzano, che fa «da traino della crescita dell’intero basso lago, grazie a servizi e infrastrutture», per usare le parole del sindaco Guido Malinverno. Il comune Desenzano è passato dai 12.087 residenti del 1951 ai 29.093 del 2021, segnando dunque un +140,70% in settant’anni. Il vero boom, per Malinverno, «in città si è visto proprio a partire dagli anni Cinquanta e fino ai Sessanta, Settanta: è in questi anni che non solo è arrivata l’autostrada, ma è nato anche l’ospedale e sono state migliorate tutte le infrastrutture viabilistiche». Per il sindaco, insomma, «nel decidere dove vivere, si guarda molto ai servizi, alla fruibilità della zona. E in questo la nostra, intesa come basso lago, garantisce buone prospettive».

Montagna

Anche nell’ultima edizione della Qualità della vita ci siamo occupati dello spopolamento dei paesi di montagna. Se tiriamo una riga da Iseo a Toscolano Maderno, passante per Lumezzane, separiamo nel territorio provinciale una grande area, che comprende le tre Valli e l’Alto Garda in cui, negli ultimi anni, la popolazione residente si riduce, con pochissime eccezioni. Fuori da questo perimetro, che comprende appunto una settantina di comuni, ci sono due altre aree, decisamente meno nette, in cui si addensano, tra gli altri, comuni con una riduzione della popolazione residente che interessano la parte estrema della pianura centrale, da Gottolengo a Fiesse, e alcuni comuni limitrofi della Franciacorta (Provaglio d’ Iseo, Passirano e Cazzago san Martino). Ma è poca cosa di fronte ai dati omogenei dei comuni delle Valli e della Montagna interna. Nel complesso, in settant’anni, i bresciani sono passati da 860.194 a 1.255.178, una crescita di quasi il 46%. Ma è una corsa che si è fermata ormai da tempo, negli ultimi dodici anni la popolazione è stabile, la denatalità incombe.

Top e flop

Folla attraversa una strada
Folla attraversa una strada

Da villaggio di pescatori a terra promessa del turismo (e del termalismo). In settant’anni Sirmione ha registrato l’aumento di residenti più alto della provincia di Brescia, passando dai 1.961 abitanti del 1951 agli 8.257 del 2021. Una crescita esponenziale, di oltre il 320%, che trova spiegazione soprattutto nell’appeal commerciale e lavorativo della penisola gardesana, ma anche nelle sue bellezze paesaggistiche e nella qualità della vita e dei servizi. La popolazione sirmionese è cresciuta gradualmente nel corso degli ultimi settant’anni: secondo i dati Istat, l’incremento è di circa un migliaio di cittadini ogni dieci anni. L’aumento dei residenti, inoltre, è strettamente connesso anche all’espansione territoriale di Sirmione, soprattutto a Colombare.

Lo spopolamento è il grande problema dei due borghi della Val Vestino, l’area più interna del Parco Alto Garda Bresciano, situati a qualche km dalla vivace riviera gardesana ma, di fatto, lontana da tutto, comodità, lavoro e servizi compresi. Se Magasa si contende con Irma, in Valtrompia, il primato di paese meno popolato della provincia, il Comune di Valvestino detiene il record del maggior decremento demografico: nel 1951 contava 986 residenti, mentre nel 2021 ne rimanevano 173, con un calo dell’82,45%. Calo meno marcato, ma pur sempre preoccupante, a Magasa, che è passata dai 488 residenti del 1951 ai 107 del 2021 (-78,07%). Le prospettive e le speranze della valle altogardesana si scontrano inevitabilmente con queste cifre in perenne contrazione.

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato