Un milione per il recupero dei parchi naturali

Dalla protezione animali ai corridoi ecologici Habitat acquatici al centro dell’«Ecopay Connect 2020»
Il parco fluviale. L’habitat naturale è stato riconosciuto il 16 aprile 1988
Il parco fluviale. L’habitat naturale è stato riconosciuto il 16 aprile 1988
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«Ecopay Connect 2020»: al via gli interventi di miglioramento che valorizzeranno la rete ecologica legata soprattutto ad ambienti acquatici del complesso Garda-Mincio-Oglio. Il progetto. Prenderà vita tra poche settimane un importante progetto di «restyling» degli habitat naturali che ha l’obiettivo di potenziare il capitale naturale, ma anche mantenere e migliorare la biodiversità nell’area della Lombardia orientale attraverso la valorizzazione degli ecosistemi generati dalla rete ecologica del più grande sistema di acque interne esistente a livello nazionale.

L’intervento interesserà ben quattro parchi, aree protette a livello regionale: il Mincio, l’Alto Garda Bresciano, l’Oglio Sud e l’Oglio Nord. Un investimento da un milione di euro che sarà finanziato per il 70% circa, quindi 750mila euro, dalla Fondazione Cariplo mentre i restanti 314mila euro saranno a carico dei soggetti partner e cofinanziatori. Coinvolti anche l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo), la Gestione forestale responsabile (Gfr Servizi srl) e una parte del mondo dell'imprenditoria agricola bresciana rappresentato da Coldiretti e Confagricoltura.

Gli interventi previsti saranno equamente distribuiti nel territorio delle quattro aree protette regionali e riguardano, per la maggior parte, riqualificazioni ecosistemiche di ambienti fluviali.

I lavori. Ad esempio per il Parco del Mincio, ente capofila, sono stati decisi interventi di rinaturalizzazione di un tratto che collega il canale Osone e la riserva naturale Valli del Mincio. Nel territorio del Parco dell’Alto Garda Bresciano si prevedono invece interventi di riqualificazione ecologica in alvei torrentizi. Nelle zone del Parco Oglio Nord era previsto un intervento di ricostruzione funzionale del corridoio ecologico lungo il fiume sub-lacuale, tra Soncino e Orzinuovi. «Il nostro intervento - spiega Claudia Ploia, direttore del Parco - consisteva nella realizzazione di una rampa di risalita dei pesci, intervento che però sarà però finanziato da Regione Lombardia e pertanto dovremo proporre a breve un nuovo progetto sul quale stiamo già lavorando».

Oglio nord. Un suggestivo scatto del parco che sarà interessato dai lavori
Oglio nord. Un suggestivo scatto del parco che sarà interessato dai lavori

La riqualificazione. Nelle zone del Parco Oglio Sud infine si prevedono interventi di rifacimento della Lanca nella riserva naturale «Le Bine» e la ricostituzione di sistemi verdi terrestri lungo il fiume Oglio. Sono inoltre previsti il recupero e la riqualificazione spondale promossi da Confagricoltura Brescia e da Coldiretti Brescia in alcune zone nei comuni della Bassa bresciana. Lavori che, dal punto di vista economico, vedranno il coinvolgimento non soltanto delle associazioni agricole, ma anche l’interesse attivo dei proprietari delle stesse aree attraverso la collaborazione nelle diverse fasi degli interventi. Nel progetto inoltre è prevista un’azione integrata di monitoraggio finalizzata ad approfondire gli effetti degli interventi sulle specie target di progetto e sulle specie a rischio di estinzione o di particolare e rilevante valenza ecologica.

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