Turismo, per ripartire la parola chiave sarà sicurezza

Camera di Commercio di Brescia stanzia 800 mila euro. «Il 20% degli esercizi rischia di non riaprire»
IL BANDO SAFE & CLEAN
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Una stampella per il turismo nostrano. A porgerla è la Camera di Commercio di Brescia, che ieri ha presentato il bando «Safe&Clean», un fondo di 800mila euro per sostenere le imprese del settore nella messa in sicurezza di spazi, clienti e dipendenti. «È il momento - spiega il presidente della Cciaa Roberto Saccone - della psicologia: chi potrebbe permettersi di andare in vacanza teme per la sicurezza, per questo abbiamo deciso di sostenere gli operatori turistici proprio nelle spese legate all’emergenza sanitaria».

L’aiuto concreto, secondo il presidente di Confesercenti della Lombardia orientale Piergiorgio Piccioli e il presidente di Confcommercio Brescia Carlo Massoletti, «supplisce alla mancata attenzione da parte di governo e Regione Lombardia». Il bando si rivolge alle pmi bresciane del settore turistico-ricettivo (codice Ateco 55) per gli interventi connessi alla sicurezza sanitaria: verranno finanziati gli investimenti realizzati e pagati tra il 22 marzo e il 31 dicembre 2020, con un contributo massimo di 5000 euro a impresa, che coprirà il 50% dei costi sostenuti (al netto di Iva) per una spesa minima di 1500 euro.

Le domande vanno presentate dal 6 luglio al 31 dicembre 2020 e il bonus è cumulabile con altre forme di beneficio dello Stato o di altri enti pubblici. Una boccata d’aria fresca per il turismo bresciano, che, sottolinea il vicepresidente di Federalberghi Brescia Alessandro Fantini «si trova in una situazione drammatica: il 60% degli alberghi cerca di riaprire, ma senza prenotazioni, un altro 20% lo farà da qui a fine luglio e il restante 20% rimarrà chiuso, con una perdita occupazionale di migliaia di lavoratori stagionali, che in provincia di Brescia rappresentano il 50-60% dei 12 mila dipendenti del settore alberghiero».

Le prenotazioni dall’estero, secondo le associazioni di categoria, sono ancora praticamente ferme per tantissimi Paesi come Regno Unito, Russia, Svezia e Norvegia, qualche tedesco sta arrivando sul Garda, ma raggiungere il 50% del fatturato rispetto allo scorso anno sarebbe già un grande traguardo. «Sui laghi - spiega Fantini - il turismo è solo quello del weekend e scende rovinosamente a un 10-15% di forza occupazionale durante la settimana; la montagna cerca di ripartire e la città soffre la mancanza di viaggi di lavoro, fiere e convegni».

Per questo Visit Brescia è scesa in campo con una campagna di comunicazione ad hoc: «Oltre alla presenza su Radio24 - spiega il presidente Marco Polettini -, stiamo avviando spot promozionali su Rai e La7 e saremo presenti sulla stampa estera per rilanciare tutto il territorio bresciano. Per il 2020, oltre ai 200 mila euro già previsti, la Camera di Commercio ci ha dato un contributo straordinario di 500 mila euro».

 

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