Tsunami: figlio si sposa dove la madre perse la vita

Il matrimonio di Michele Facchini in Thailandia, dove la madre Marina Zinelli fu travolta da un'onda nel 2004
Dieci anni fa lo tsunami
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Voci, urla, un’onda di distruzione. La mente è ferma a dieci anni fa. Al 26 dicembre 2004, quando lo tsunami colpì 14 Paesi che si affacciano sull’Oceano Indiano seminando terrore e morti.
 
Tra questi anche una bresciana, Marina Zinelli. Aveva 45 anni. Fu travolta da un’onda mentre era in vacanza a Phuket con il marito Sergio Facchini e i due figli Michele ed Elena. Il corpo senza vita della donna venne trovato nei giorni successivi. In Italia, a Brescia, dopo la cremazione in Thailandia, arrivarono le ceneri, poi trasferite al cimitero di Sant’Eufemia.
 
Il 26 dicembre di quest’anno la famiglia bresciana si è nuovamente data appuntamento in Thailandia, dove proprio nel decennale della morte di Marina Zinelli il figlio Michele, che ha aperto una gelateria nel Paese asiatico, si è sposato. Un modo per esorcizzare la tragedia familiare. 
 
Ma c’è anche chi si salvò, come i coniugi Calchera di Gardone Riviera. Ma anche Sara e Massimo Simioni, marito e moglie sirmionesi. Il 26 dicembre erano in viaggio di nozze a Kaolac. Le onde li travolsero. «Fu un incubo, ero convinta di morire», afferma oggi la donna, che parla di quei momenti come di attimi che hanno segnato per sempre la vita. Sua e del marito. Miracolati.
 
Dieci anni dopo, diventati nel frattempo genitori, hanno dato vita ad un’associazione di volontariato, la Mose onlus, in aiuto delle famiglie colpite dallo tsunami. Un ricordo di vita indelebile nel tempo.
 

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