Treni Brescia-Parma, Europa Verde: «Gestione contraddittoria»

Spiega il referente bresciano Dario Balotta: «Le consegne non si sono fermate». Ma Ferrovie Nord conferma la linea
Un treno Colleoni, al centro delle polemiche - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un treno Colleoni, al centro delle polemiche - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il gruppo Fnm ha una «gestione contraddittoria» sui nuovi treni Stadler in arrivo dalla Svizzera per il servizio ferroviario in Lombardia. È quanto afferma Europa Verde, che sferra un nuovo attacco dopo i problemi riscontrati con i treni «Colleoni» sulla Brescia-Parma.

«Dopo l’inspiegabile chiusura estiva del Passante milanese, dopo il totale malfunzionamento della climatizzazione dei treni di quest’estate, dopo il sedicesimo sciopero in un anno, c’è sempre - scrive Dario Balotta in una nota - la rassicurante promessa che presto arriveranno nuovi treni e tutto cambierà. A fine estate entra in servizio un Atr 803 del costruttore svizzero Stadler: il primo di una serie di 30 convogli dal costo unitario di 6,4 milioni, destinato alla linea Brescia-Parma, dove ancora circolano gli inquinanti Aln 668 degli anni ’70 e ’80. Il mezzo ha superato il minuzioso collaudo dell’Agenzia della sicurezza ferroviaria, ma si guasta già all’inaugurazione. Nei giorni successivi viene comunque messo in circolazione da Trenord, e ogni giorno si ripetono gli stessi inconvenienti di "comunicazione" tra il sistema di guida di bordo e gli apparati di terra gestiti da Rfi. Scatta quindi un rimpallo di responsabilità tra Trenord (gestore del treno) e Rfi (gestore della rete). Il mancato dialogo fra sistemi di bordo e di terra causa frenate di emergenza del treno e rende necessaria una lunga procedura manuale per la sfrenatura. Il treno viene perciò tolto dalla linea per evitare il ridicolo e nuove proteste dei pendolari per i ritardi».

«Dopo un paio di settimane - prosegue Balotta - la prima sorpresa. Ferrovie Nord, che gestisce la commessa dei treni per conto di Trenord, per discolparsi dalle accuse di inefficienza annuncia il 21 ottobre di aver comunicato a Stadler il blocco delle consegne e di tutti i pagamenti, fino a che non saranno risolti tutti i problemi di affidabilità dei mezzi. Ma solo due giorni dopo altri due treni sono in cammino per l’Italia».

Da parte sua Ferrovie Nord, da noi contattata, si limita a confermare il blocco annunciato: dunque secondo l’azienda nessun convoglio sarebbe stato consegnato in questi giorni. Il dubbio è allora che in Italia stiano circolando treni fantasma...

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