Tre bresciani su quattro con la prima dose, mancano i 60enni

Oltre il 90% dei più anziani è immunizzato, molti meno nelle fasce di età dai 60 ai 79 anni
Il centro vaccinale alla Fiera di Brescia in via Caprera - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il centro vaccinale alla Fiera di Brescia in via Caprera - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Tre bresciani su quattro tra gli over 18 hanno già ricevuto la prima dose del vaccino, e si presume che faranno anche il richiamo. Si tratta del 75% della «popolazione target», ossia della popolazione vaccinabile, che si avvicina a quel 70/80% della popolazione totale che molti esperti ritengono la percentuale di riferimento per il raggiungimento della cosiddetta «immunità di gregge».

I dati aggiornati a venerdì 2 luglio ci dicono che avevano ricevuto la prima dose 799.990 bresciani over 18, ovvero il 74,19%, e si suppone che con le dosi somministrate ieri si sarà arrivati agli 808mila che costituiscono il 75%. Nel dettaglio delle fasce di età, le vaccinazioni negli over 80 superano il 90%. Percentuale che poi scende gradualmente con la diminuzione dell’età, pur rimanendo elevata tra gli anziani. Gli over 70 sono quasi all’88% e gli over 60 all’82%. Un balzo indietro tra i cinquantenni, fermi al 76%. Una copertura a macchia di leopardo, dunque, che impedisce ancora di pensare ad una immunità di gregge con il 70% dei vaccinati totali (prima e seconda dose). Proprio perché in quel 70% troviamo una popolazione molto eterogenea e che, alla luce della drammatica esperienza sviluppata durante la pandemia, reagisce in modo differente all’infezione da SarsCov2. Non è una novità, infatti, che la mortalità si è concentrata nella quasi totalità dei casi in persone con oltre 70 anni.

«La sfida principale da vincere oggi è andare a cercare tutti coloro che hanno più di 60 anni e non si sono ancora vaccinati». Il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato chiaro: bisogna coprire soprattutto le fasce di età sopra i sessant’anni perché tra quelle ci sono le persone più vulnerabili. Quelle che, se vengono infettate dal virus SarsCov2, rischiano di sviluppare la Covid-19 anche in forma grave. Perché è vero che la copertura della popolazione target, ovvero dei vaccinabili esclusi dunque i bambini da zero a undici anni, nel Bresciano si attesta intorno al 70% con la prima dose (con il 35% di immunizzati), ma è altrettanto vero che un conto è avere un’alta percentuale tra i giovani, un’altra tra gli anziani. Il livello di rischio, in caso di infezione, è del tutto differente.

La risposta all’appello viene data in modo differente dai diversi territori. Nel Bresciano, ad esempio, stamattina dalle 9 alle 13 tutti gli over 60 non ancora vaccinati possono recarsi senza prenotazione all’hub della Fiera in via Caprera, indipendentemente dal comune di residenza. A tutti - ovviamente dopo la valutazione medica effettuata durante l’anamnesi - verrà somministrato il vaccino monodose della Johnson&Johnson. In Sicilia, invece, è partita l’iniziativa della vaccinazione a KmZero «a domicilio» sostenuta dalla Coldiretti. Obiettivo è raggiungere gli anziani non vaccinati in piccoli borghi difficili da raggiungere dai servizi sanitari e con la più alta presenza di anziani. In Liguria per chi non è vaccinato niente più canti al microfono o letture dall’ambone nella parrocchia di Genova di cui è parroco don Massimiliano Moretti. Che afferma: «Ognuno è libero di agire come crede, ma la parrocchia ha il dovere di stabilire delle regole per tutelare la salute di tutti».

Il V-Day in via Caprera fa seguito ad altre giornate già dedicate agli over 60 nei piccoli paesi della provincia. Sono ancora molti, infatti, coloro che non si sono vaccinati. Il dato provinciale si attesta intorno al 17% (a livello nazionale la percentuale si attesta intorno al 20%), pari a circa 64mila del totale dei 372mila residenti o domiciliati con più di sessant’anni nella nostra provincia. A questi, si devono aggiungere le 2.500 persone che si sono prenotate da qui al 20 luglio. Secondo l’analisi di Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale lombarda, in realtà il 5% dei 64mila non si è vaccinato per motivi di salute o perché ha da poco fatto la Covid.

Rimane, tuttavia, uno zoccolo duro di circa 45mila over 60 che non hanno aderito. «Troppe persone oltre i 60 anni non colgono l’appuntamento con i centri di somministrazione e restano vulnerabili al virus. Tra 70 e 80 anni la letalità è del 10% quindi il rischio non si è estinto. Sono molto preoccupato per loro. Ci vuole una campagna di sensibilizzazione rivolta a questa fascia di età. O andiamoli a cercare casa per casa per avviare un dialogo costruttivo» afferma Luca Richeldi, pneumologo del policlinico Gemelli già componente del Comitato tecnico scientifico.Il commissario straordinario Francesco Figliuolo, alla luce di questi dati, ha recentemente inviato una lettera alle Regioni chiedendo di indicare quanti sono gli over 60 non vaccinati, distinguendo chi non lo ha fatto per ragioni di salute da chi proprio non ha - o non ha ancora - l’intenzione di vaccinarsi.

Su queste persone, dunque, si concentrerà la campagna estiva. Le ultime consegne di Janssen risalgono al 26 giugno (circa tremila dosi per il Bresciano) e di Pfizer a mercoledì scorso (quasi 67mila). «In agosto - l’annuncio della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - giungeranno in Lombardia oltre un milione di dosi di vaccino: 664.560 di Pfizer e 391.100 di Moderna. Queste forniture potranno garantire la corretta pianificazione a medio e a lungo termine delle seconde dosi, ma ci consentiranno anche di mettere a disposizione 500mila nuovi slot a partire dal 23 agosto. In particolare, invito ancora gli adolescenti 12-18 anni ad aderire alla campagna vaccinale». Dagli ultimi dati, gli adolescenti bresciani che hanno ricevuto la prima dose sono tre su dieci; la percentuale regionale è inferiore, pari a poco più del 22%.

 

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