Tram, sfida a sei per fare il progetto: ecco i nomi in campo
Sei studi in campo per la progettazione del nuovo tram di Brescia. La metà parla (anche) bresciano. Lunedì è scaduto il bando per la progettazione definitiva della nuova infrastruttura. Un appalto da oltre 4,2 milioni di euro.
Sei le offerte arrivate entro il termine. Ieri mattina sono state aperte le buste per valutare la regolarità amministrativa delle proposte, svelando così gli studi di progettazione che si sono fatti avanti. Vista la complessità del progetto, si tratta in tutti i casi di raggruppamenti: ingegneri, architetti, archeologici, studi tecnici specializzati in impianti e infrastrutture.
Le proposte
I capofila dei raggruppamenti sono Systra-Sotecni, società di servizi di ingegneria per le ferrovie e i trasporti urbani del gruppo francese Systra (ha per esempio partecipato al progetto dei tram di Bordeaux e Firenze); Inocsa, gruppo di ingegneria specializzato nei trasporti con sede a Madrid, ora parte del gruppo americano Aecom (lo stesso che ha progettato la bonifica della Caffaro); Italferr spa, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa di progettazione (nel 2018 aveva sottoscritto una partnership con Brescia Mobilità per il tram di Brescia, poi quella strada è stata abbandonata); Net Engineering, società padovana che ha lavorato al passante di Torino e alla metropolitana di Napoli; Metropolitana Milanese (MM), la realtà nata negli anni ’50 per progettare e realizzare la metro di Milano e oggi società di ingegneria che, nel capoluogo lombardo, gestisce anche il ciclo idrico e le case popolari; Rina Consulting, gruppo genovese con una divisione specializzata nella progettazione di sistemi ferroviari, metropolitani e di trasporto leggero su rotaia.
Tre di queste proposte hanno una componente bresciana. Nel raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) Aecom Inocsa c’è anche lo studio Aegis Cantarelli & Partners che, in città, ha già contribuito alla realizzazione della metropolitana di Brescia (ma anche alla Brebemi). In partnership con Italferr c’è invece lo studio Crew di Lamberto Cremonesi (di cui per altro Italferr è socia di maggioranza), colui che ha disegnato le stazioni della metropolitana di Brescia oltre alla metro di Riyad e all’aeroporto di Hamad, in Qatar. Nella proposta di Net Engineering figurano anche la bresciana Viviana Fausti (archeologa), lo studio Gap Progetti e l’architetto Antonio Rubagotti.
L'iter
Dopo la verifica dei documenti amministrativi, partirà la valutazione dell’offerta tecnica (pesa per il 70% del giudizio) ed economica (30%).
Nei giorni scorsi il cda di Brescia Mobilità ha provveduto a nominare i tre componenti della commissione che dovrà giudicare le offerte: Paolo Rapinesi, direttore d’esercizio della tranvia di Bergamo; Mauro Rainieri, ex direttore di esercizio della metro di Brescia (ora in pensione); Marcella Gonella, attuale direttore del metrò. La scelta del gruppo che progettarà il nuovo tram dovrebbe avvenire nell’arco di un mese.
Poi il vincitore avrà 120 giorni per consegnare il progetto definitivo (più altri 30 per eventuali adeguamento). In questa fase saranno coinvolti i quartieri attraversati dalla linea, quasi 12 chilometri dalla Fiera alla Pendolina passando per il centro il cui obiettivo non è solo potenziare il trasporto pubblico, ma anche riqualificare le zone attraversate.
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