Tolte le tombe dei bimbi mai nati: la Loggia resta in silenzio

Aumentano le famiglie che solo ora scoprono le esumazioni. Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno depositato due interrogazioni al sindaco
Un palloncino e i fiori di ricordo sul campo vuoto al Vantiniano - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un palloncino e i fiori di ricordo sul campo vuoto al Vantiniano - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il caso non si ridimensiona. Anzi, sempre più famiglie, in questi giorni - e solo in questi giorni - stanno scoprendo che la tomba del proprio figlio mai nato, o rimasto in vita poco tempo, non è più presente nello spazio del Riquadro A all’interno del cimitero Vantiniano, dove il Comune di Brescia è intervenuto di recente per le esumazioni.

Sull’edizione di giovedì il Giornale di Brescia ha raccontato la rabbia, lo sconforto e lo choc di quei genitori che non hanno «ricevuto comunicazioni» e che si sono trovati davanti un campo vuoto quando si sono recati in vista al cimitero monumentale. «Ho rovistato in uno scatolone per cercare i suoi oggetti, gli oggetti che c’erano sulla tomba della mia bimba. Avevo la nausea dal dolore» ha spiegato una madre. «Noi come genitori di Celeste, lo abbiamo appreso tramite la stampa e non è quello che ci si aspetterebbe» è il pensiero di una famiglia espresso via mail alla redazione.

Dopo la pubblicazione dell’articolo la Loggia, tramite l’ufficio stampa, ha annunciato una replica per chiare la situazione e «il misunderstanding con le famiglie». Giovedì sera la nota era pronta, ma non è mai partita dai computer della Loggia. Ieri l’ufficio stampa ha fatto sapere «che il Comune non intende più replicare».

Nel frattempo la vicenda diventa anche caso politico. Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno infatti depositato due distinte interrogazioni in vista del Consiglio comunale di fine mese. «Alcune famiglie, nel mese di ottobre di quest’anno hanno proposto un formale reclamo al Settore cimiteriale ma, a tutt’oggi, nessuno si è degnato di dare una risposta» scrive Paola Vilardi che chiede: «Come è stato possibile non rinvenire buona parte dei resti ossei, come è stato possibile esumare 2.500 tombe in una settimana e cosa intende fare l’Amministrazione per porre rimedio al grave errore commesso?». Per la leghista Simona Bordonali :«È necessaria una spiegazione pubblica da parte del Comune di Brescia per far luce su una pagina nera per la nostra città. Le famiglie che hanno sofferto meritavano almeno una comunicazione diretta delle operazioni di esumazione e non un avviso sul portale. Era stata annunciata anche l’affissione dell’elenco sulla bacheca del cimitero, ma nessuno l’ha visto».

I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Gianpaolo Natali e Giangiacomo Calovini ricordano che «il tema è di estrema sensibilità ed è comprensibile lo sgomento di quelle famiglie che si sono recate al cimitero per rendere omaggio ai propri figli mai nati o nati morti e, solo in loco, hanno appreso il fatto dell’esumazione delle tombe, trovando un campo interamente vuoto» e chiedono «come mai non si è comunicato, nel limite del possibile, alle famiglie tale decisione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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