Thomas e Filippo ballano breakdance sul tetto d’Italia

Si sono imposti a colpi di «windmill» e «six step» e ora possono dire di aver ballato breakdance sul tetto d’Italia: Thomas Attolico e Filippo Marini, due b-boy di Brescia, hanno vinto il campionato nazionale under 16 di questa danza di strada inventata dai teenager afro e latino-americani nel Bronx degli anni Settanta.
«Siamo felicissimi - è la reazione di Thomas, studente del liceo classico Arnaldo -. Non è stato facile per via della concorrenza agguerrita e dei lunghi tempi della sfida».
La gara, con la formula due contro due, si è svolta a Pesaro in due giornate a fine luglio. C’erano coppie provenienti da tutta Italia. Raggiunto questo importante traguardo i due ragazzi non vedono l’ora di «rappresentare la nostra crew in una categoria più alta della competizione».
La crew bresciana della quale fanno parte si chiama Funkabbestia e vede tra i propri componenti anche Paolo Zizioli, Daniele Catucci, Salvatore Mirci, Emanuele Sicolo e Alessia Dirella.
Chi sono. Thomas e Filippo vivono a Caionvico. Thomas, dicevamo, studia all’Arnaldo, Filippo frequenta il liceo scientifico Leonardo. «Balliamo breakdance da dieci anni - racconta Thomas -: abbiamo iniziato da piccoli per fare un po’ di sport e non abbiamo più smesso. Il bello di questa danza (che debutterà alle Olimpiadi nel 2024, ndr) è la creatività: i passi che vengono insegnati possono essere modificati. Ognuno, infatti, si muove con il proprio stile, con la propria personalità. Breakdance, però, vuole dire anche spirito di gruppo: ci si allena insieme, si fa parte di una crew». Uno dei loro insegnanti, Paolo Zizioli, aggiunge che questa danza di strada «è uno sport completo che allena il fisico e la sensibilità verso la musica». È un ballo molto impegnativo che vede girare il corpo e la testa: «Aiuta la coordinazione e l’equilibrio. Si può praticare dall’età di 7-8 anni».
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