Tensione in carcere, detenuto ingoia bulloni e tagliaunghie

Un gesto autolesionistico commesso dopo aver distrutto la cella. Cgil Polizia penitenziaria: «Bisogna intervenire»
L'esterno del carcere di Canton Mombello a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
L'esterno del carcere di Canton Mombello a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Un detenuto nel carcere di Brescia ha inghiottito tagliaunghie, accendino, bulloni e viti ed è attualmente piantonato in ospedale, dove è stato ricoverato. Un gesto autolesionistico commesso dopo aver distrutto la cella a Canton Mombello.

«Si tratta dell'ultimo di una lunga serie di atti di autolesionismo delle ultime settimane da parte di diversi detenuti non avvezzi al rispetto delle regole penitenziarie. La tensione è altissima, il personale di Polizia penitenziaria è esausto, non ce la fa più» denuncia il coordinatore regionale Cgil Polizia penitenziaria, Calogero Lo Presti. «Urgono interventi urgenti ed immediati. Non vorremmo - aggiunge Lo Presti - che il personale ritorni presso le proprie abitazioni con punti di sutura in faccia, qualcuno in quel caso ne dovrà rispondere delle proprie responsabilità. Infatti sono diversi i tentativi di aggressione nei confronti dei poliziotti che lavorano in modo assolutamente precario e insicuro mettendo, quotidianamente, in serio rischio la propria vita». 

Nella giornata di ieri, durante un’audizione in Commissione speciale per le carceri in Regione Lombardia, lo stesso Lo Presti ha denunciato «la grave e precaria situazione bresciana, con l'auspicio che la politica prenda dei seri ed urgenti provvedimenti».

 

 

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