Tempeste e bufere: eventi distruttivi decuplicati a Brescia nell’ultimo decennio
Bufere, ventaccio e grandinate: secondo Coldiretti questa è la peggior estate del decennio in Italia, con una media di 16 eventi atmosferici violenti al giorno e caratterizzata da un impressionante aumento di tempeste d’acqua e vento: sarebbero il 1.300% in più rispetto all’inizio della decade.
Un’evidenza emersa dai dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) e confermata anche da Legambiente, secondo cui da gennaio a luglio si sono registrati 132 eventi climatici estremi: un numero più alto della media annua dell’ultimo decennio.
La nostra provincia sembra non fare eccezione: dal 2012 a oggi, infatti, gli eventi atmosferici ad alto impatto sono decuplicati. Lo si evince dalla stessa Banca dati europea sui fenomeni meteorologici. Tornando indietro al 2012, infatti, il database riporta notizia di due soli episodi, entrambi avvenuti nella Bassa, a Isorella e Montichiari. E in tutti e i due i casi si trattava di grandine forte, ovvero con chicchi di diametro superiore ai due centimetri. Quest’anno fra tempeste, grandinate, raffiche di vento e pioggia intensa, si conteggiano già ventidue eventi di rilievo, ovvero in grado di provocare danni anche ingenti.
Nove giorni
Ventuno le località coinvolte, soprattutto nella Bassa, sul lago di Garda e in Valcamonica. Nove le giornate in cui si è concentrato il maltempo, soprattutto quello che hanno provocato più danni. Danni cui ha contribuito la grave siccità di questi mesi. Quando il terreno è molto secco, infatti, l’acqua non riesce a penetrare, ma scivola via e invece che far bene può impoverire il suolo. Inoltre, un suolo secco sui rilievi, se interessato da piogge considerevoli concentrate in un breve periodo di tempo, può innescare fenomeni erosivi importanti. Provocando frane e smottamenti disastrosi.
Domenica 5 giugno è bastata poco più di mezz’ora di pioggia violentissima, accompagnata da potenti raffiche di vento e da grandine a secchi per mettere a soqquadro i quartieri a sud della città e provocare qualche guaio nell’Hinterland: allagamenti, tetti scoperchiati e strade chiuse per la caduta di alberi.

Un evento singolo, ma spaventoso, pochi giorni dopo ha svegliato di soprassalto Iseo, dove un fulmine ha letteralmente incenerito una casa: la violenta scarica elettrica ha messo ko l’impianto elettrico, divelto le tegole dal tetto, danneggiato l’ascensore e rotto il comignolo, rendendo di fatto inagibile l’appartamento all’ultimo piano. Il 4 luglio un vento spaventoso si è fatto strada nella Bassa, scoperchiando capannoni a Pralboino e Gambara e lasciando Remedello senza luce per parecchie ore.
Ma i fotogrammi che resteranno probabilmente più impressi sono quelli dell’alluvione del 27 luglio in Valcamonica, quando un violentissimo temporale ha provocato l’esondazione del torrente Re, con Niardo e Braone che sono stati travolti dall’ acqua e dal fango. A finire sott’acqua, l’estate precedente, era stata la Statale 42, quando il 16 agosto, un violento temporale aveva provocato l’esondazione dell’Oglio.
Nel 2021
Ma cosa era successo nel 2021? Prendendo a riferimento il medesimo periodo (dall’1 giugno al 18 agosto), si scopre che nel 2021 erano stati trentuno i fenomeni atmosferici violenti registrati dall’Eswd, fra cui una tromba d’aria che il 13 luglio si era mossa dal lago verso la riva di Limone. La pioggia intensa aveva sferzato tutto l’alto Garda, concentrandosi in particolare su Tremosine, Toscolano, Gardone Riviera e Salò.
Addirittura venti le località che, nel corso dei quella estate, erano state colpite da grandinate distruttive, mentre Nuvolento, Gambara e Gottolengo avevano sperimentato forti raffiche di vento, misurate ad una velocità di almeno 25 metri al secondo. Il 2021, lo ricordiamo, è stato anche l’anno - era il 19 settembre - delle trombe d’aria che hanno colpito Carpenedolo e Bettegno, piccola frazione di Pontevico praticamente rasa al suolo dal fenomeno classificato come F2, ovvero con grado di distruttività significativa a causa di venti sparati a circa 200 chilometri all’ora.
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