Sul volo dall’India anche bresciani ora in quarantena
Ci sono anche dei bresciani di origine indiana, circa una decina, tra i passeggeri arrivati lunedì sera all’aeroporto di Orio al Serio su volo proveniente dall’India. Ma non sono tra le sei persone risultate positive, di cui oggi si saprà se hanno contratto la cosiddetta «variante indiana». Se così fosse, si tratterebbe dei primi casi di positività sul territorio lombardo. Ieri, infatti, l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti ha precisato che «in Lombardia, a oggi, non è stata ancora sequenziata alcuna variante indiana del Covid-19. Da dicembre 2020 a oggi - ha aggiunto - nei laboratori di riferimento regionale sono stati identificati 5.423 casi di variante inglese, 33 di quella sudafricana, 50 di quella giappo-brasiliana, 34 di quella nigeriana». I
Tutti i passeggeri atterrati all’aeroporto di Bergamo si trovano in due «Covid hotel»: alla «Muratella» di Cologno al Serio (dove sono stati portati i sei positivi), e all’Hotel Mercure di Bergamo. Si tratta in tutto di 146 persone, tra cui 17 membri dell’equipaggio del volo decollato da Amritsar, nello Stato indiano del Punjab, e arrivato a Orio al Serio alle 19.12 di lunedì. Tra i passeggeri ci sono anche due bambini. Il volo era della compagnia HiFly, che ha viaggiato quale charter per conto di alcuni tour operator.
Per il complesso trasporto dei passeggeri negli hotel la Croce Rossa ha messo in campo 70 volontari e 30 mezzi, tra cui 15 pulmini e due pulmini di biocontenimento. Per tutti la quarantena nei due Covid hotel durerà dieci giorni. I tamponi risultati positivi al test rapido eseguito all’arrivo a Orio al Serio (prima della partenza tutti avevano la certificazione di un test negativo effettuato non più di 72 ore prima) sono stati affidati da Ats a un laboratorio per il sequenziamento al fine di accertare se si tratta di una variante del virus.
I passeggeri del volo proveniente dall’India sono tutti cittadini italiani, anche se alcuni hanno anche il passaporto indiano. Ecco perché, seguendo una serie di procedure piuttosto rigide, sono potuti tornare in Italia pur a seguito del giro di vite del ministro della Salute Roberto Speranza sui voli dall’India flagellata dal Covid-19 (i casi registrati finora sono stati oltre 20 milioni). Il precedente volo arrivato dall’India a Orio al Serio era atterrato nella notte tra sabato e domenica della settimana scorsa. Al momento non ne sono previsti altri in arrivo per il mese di maggio.
Intanto, sul volo di lunedì, è intervenuta la bresciana Viviana Beccalossi, presidente del Gruppo Misto in Consiglio regionale, per dichiarare che «i sei casi positivi confermano che è urgente che il governo metta a disposizione della Regione tutti i dati dei passeggeri sbarcati in Italia da India e Paesi limitrofi nell’ultimo mese, non solo con i voli diretti ma anche attraverso scali in altre città europee, dato che la Lombardia ospita la più grande comunità di indiani, pachistani e cingalesi». La stessa Beccalossi ha presentato una mozione urgente al riguardo, che è stata approvata ieri all’unanimità in Consiglio regionale. «Il governo - ha aggiunto - deve sollecitare anche la collaborazione con gli altri Paesi europei, perché è inutile mettere in quarantena coloro che sono arrivati con i pochi voli diretti dall’India se nelle scorse settimane sono rientrati in Lombardia altri residenti, transitando da voli provenienti da altre città estere. Il dramma di una pandemia fuori controllo da quel Continente ci impone la massima sorveglianza, che si tratti di variante indiana o meno».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
