Studenti fuorisede, affitti in crescita: a Brescia 326 euro per una singola
Per gli studenti universitari fuori sede alloggiare a Brescia costerà di più: per una stanza singola serviranno in media 326 euro, il 4% in più rispetto allo scorso anno. Lo rileva lo studio di Immobiliare.it, che ha messo sotto la lente gli affitti in tutta Italia. A livello nazionale la nostra città si piazza al 14esimo posto. La più cara si conferma Milano, dove gli affitti costano quasi il doppio: per potersi permettere una stanza singola bisogna mettere a budget 620 euro di media, mentre per un posto letto in doppia ne servono circa la metà (321 euro). Significativa la differenza di prezzo rispetto a Roma, seconda classificata: più di 150 euro.
Le altre città: tendenza al rialzo
Nella capitale, infatti, per una singola si paga di media 465 euro, 248 per la doppia. Seguono Padova e Firenze, dove per affittare una singola servono poco più di 450 euro. Sempre sopra i 400 euro Bologna, in quinta posizione con 447 euro. Davanti a Brescia troviamo anche Verona, Modena, Torino, Venezia, Trento, Novara, Napoli e Siena. Il valore medio a livello nazionale è di 439 euro e il rincaro medio è dell’11%: Brescia si trova pertanto sotto la soglia. In generale, se confrontati con il 2021 i prezzi delle stanze, con pochissime eccezioni, hanno subìto una nuova e significativa spinta al rialzo: il mercato degli affitti dunque non sembra conoscere crisi.
Le variazioni più consistenti si registrano a Padova, con oscillazioni positive che superano il 40%, e a Milano e Firenze, che si aggirano intorno al +20%. Aumenti importanti anche a Bologna, +16,7%, e a Modena, +12,6%. In particolare, quest’ultima ha conosciuto una crescita nei prezzi del 28,6% nel confronto con il periodo pre-pandemia. In controtendenza rispetto al generale aumento delle locazioni solo Pescara (-19,4%) e Catanzaro (-10,6%), che tuttavia rispetto al 2019 guadagna 16,4 punti percentuali.

Venezia ha conosciuto il più significativo incremento dell’interesse nell’ultimo anno: la domanda per una stanza singola nel capoluogo veneto, sede di importanti poli universitari quali Ca’ Foscari e Iuav, è quasi quadruplicata (+373,2%). In accordo con questa tendenza l’offerta in città è sensibilmente diminuita rispetto allo scorso anno facendo registrare un -26%. Controtendenza. In quasi tutti i principali poli universitari, con qualche eccezione, c’è stato un consistente aumento nella richiesta rispetto al 2021. Oltre a Venezia, dove, come abbiamo visto, l’interesse ha conosciuto un incremento di quasi 4 volte, i volumi della domanda crescono pure a Napoli (+118%) e Latina (+102,2%). Molto attrattivi anche i centri di Palermo (+97,2%) e Novara (+93,4%). Brescia si colloca in controtendenza con un -1,3%. L’offerta invece aumenta di quasi un quarto: +24,1%.

Crescita superiore ai livelli pre-pandemia
«Come avevamo preannunciato un anno fa la situazione stanze nelle principali città universitarie italiane è tornata a una sostanziale normalità - commenta Carlo Giordano, board member di Immobiliare.it -. Studenti e lavoratori fuori sede sono tornati a popolare i grandi centri, innescando di fatto la ripresa del mercato delle locazioni. L’elevata richiesta, che ha portato ad una contrazione dell’offerta, ha fatto sì che i proprietari, per i quali, ricordiamolo, l’immobile è un reddito integrativo, tornassero ad alzare i prezzi, che attualmente in molte città sono addirittura superiori a quelli del periodo pre-pandemico. È prevedibile che, con la crisi alle spalle, si ritorni alle logiche di crescita continua, soprattutto dove l’offerta di immobili scarseggia - conclude Giordano . Questo trend richiederà ulteriori sacrifici alle famiglie per assicurare le migliori opportunità di studio o professionali ai loro figli».
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