Strage, Milani: «Questa piazza gremita rivendica il diritto alla verità»
La sete inestinguibile di verità e giustizia, la necessità di fare memoria, ma anche il bisogno di commemorare le vittime e stringersi ancora una volta ai loro familiari a cui, quel tragico mattino di 49 anni fa, fu strappato un pezzo di mondo. Sono i temi che si si sono stati ribaditi questa mattina in piazza Loggia e in Vanvitelliano, teatro delle iniziative dedicate alla commemorazione della Strage del 28 maggio 1974.
Immancabile in piazza la presenza di Manlio Milani, presidente di Casa della Memoria, che ha affermato: «Piazza Loggia è tutta qui e ha la forza di voler ricordare, ma la sua presenza vuole rivendicare il diritto di continuare a sapere. E di avere una memoria che sappia ritornare a quegli anni per farci capire che cosa è accaduto, chi ha aiutato autori e altre persone a restare impunite perché questa è una memoria che ci serve per comprendere il nostro presente».
«La piazza oggi era piena - gli ha fatto eco la sindaca Laura Castelletti - perché la città sente profondamente, sulla sua pelle, questa vicenda. C’è sempre la ricerca di verità e giustizia, ma c’è anche il desiderio di avvolgere in un abbraccio ancora una volta i familiari e chi allora in piazza era».
Sull’esclusione della presidenza del Consiglio dei Ministri dall’udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi, nell’ambito della inchiesta sui presunti esecutori materiali della strage di piazza Loggia, è intervenuto Giorgio Graziani, segretario nazionale Cisl: «Non ci sono scuse. Il Governo doveva e deve recuperare perché ne va della coesione, ne va della capacità nella ricerca della verità attraverso la Magistratura che ha portato a sentenze importanti. La ricostruzione di una memoria ci deve permettere di tenere insieme la comunità bresciana e anche la comunità Paese».
Nel salone Vanvitelliano, che si affaccia sulla piazza, nell'ambito delle letture con accompagnamento musicale a cura di Renato Bertelli, è intervenuto infine Giuseppe Bonelli, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale: «Per noi della scuola è fondamentale tenere vivo il ricordo e lo studio di questi avvenimenti tracici, in modo che facciano da monito e che servano ai nostri ragazzi per acquisire una piena cittadinanza.
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