Stop ai rincari autostrade, ma non per Brebemi e Brescia-Piacenza
I pedaggi sulle autostrade rimarranno invariati in tutta Italia. O quasi. Stando alla norma inclusa nel decreto Milleproroghe, approvato dal Governo il 23 dicembre e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, qualsiasi adeguamento tariffario è sospeso, mettendo al sicuro da rincari il 98% delle tratte nazionali. C’è però un 2% che fa eccezione e che interessa direttamente il territorio bresciano. Le uniche due eccezioni previste dal legislatore riguardano infatti autostrade che si snodano anche nella nostra provincia.
Il primo caso concerne la A21 Brescia-Piacenza, con l’incremento della tariffa applicata dalla società Autovia Padana (da marzo 2018 ha la concessione per le attività di costruzione, gestione e manutenzione) che si attesta sul +3,2%. L’aumento è dovuto alla somma di diversi parametri tariffari (sono 6 gli elementi che vanno a comporre il quantum del pedaggi come spiegato dall’Autorità nazionale dei trasporti).
Nel caso della A21 a far aumentare il costo per il transito (fino al 2020 5,9 euro per un’auto da Brescia Centro a Piacenza Ovest) sono l’inflazione (che determina un +0,5%), il parametro «riequilibrio» economico-finanziario della società (-0,45%), e quello legato alla remunerazione degli investimenti (+3,15%). L’ultimo dato è il più elevato, ma riflette gli importanti sforzi economici messi in campo da Autovia Padana per ammodernare la tratta, quantificabili in 27,8 milioni di euro nel solo 2020.
Il secondo aumento previsto per le autostrade nazionali coinvolge invece la Brebemi. Già in passato i costi di transito sulla A35 (16 euro per un’auto da Castegnato a Treviglio) erano stati oggetto di critiche da parte degli automobilisti perché troppo elevati. Con l’avvento del 2021 questi sono destinati a crescere ulteriormente e nello specifico del +3,49%. L’incremento è dovuto sia alla adeguamento inflazionario (+0,5%) sia al già citato parametro di equilibrio, necessario per rinsaldare i conti aziendali dell’impresa e quantificabile in un +2,9%.
La società che gestisce i 62,1 chilometri della A35 si trova ancora a dover affrontare l’impegno economico derivante dalla costruzione dell’infrastruttura. Iniziata nell’estate 2009 e inaugurata ufficialmente il 23 luglio 2014, l’autostrada che collega Brescia, Bergamo e Milano ha visto lievitare i costi di realizzazione, saliti a quasi 2,5 miliardi di euro.
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