Sono passati due anni dalla prima vaccinazione anti-Covid

Il 27 dicembre 2020 la prima somministrazione di vaccino a Brescia. Oggi arrivano notizie confortanti
Due anni dalla prima somministrazione di vaccino anti Covid-19 - © www.giornaledibrescia.it
Due anni dalla prima somministrazione di vaccino anti Covid-19 - © www.giornaledibrescia.it
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Era la mattina del 27 dicembre 2020 e all’Ospedale Civile di Brescia, Giulia Salvalai, infermiera nel reparto di Seconda neurologia, riceveva la prima somministrazione di vaccino contro il Covid-19, il virus che aveva stravolto la vita di tutti.  

Sono già trascorsi due anni dall’arrivo delle prime 9.750 dosi di vaccino Pfizer-Biontech provenienti dal Belgio e destinate all’Ospedale Spallanzani di Roma, primo hub italiano a riceverne. Di queste erano 80 le dosi che giunsero - con un viaggio non privo di qualche spettacolarizzazione mediatica - alla nostra provincia. Un numero simbolico che aveva però segnato l’inizio della distribuzione del vaccino nel nostro Paese.  

Le tappe

In Italia - così come in tutta Europa - ricorreva il «Vaccine Day», la giornata d’avvio della campagna di vaccinazione contro quel ceppo di coronavirus da quasi un anno divenuto tristemente noto come SARS-CoV-2. 

Un percorso iniziato a novembre con gli annunci relativi all'efficacia dei vaccini Pfizer-Biontech prima e Moderna poi. Passando per l’8 dicembre 2020, giorno della prima somministrazione del prodotto immunizzante contro il coronavirus a una donna novantenne inglese. Arrivando alla fine di dicembre: il vaccino diventava disponibile anche in Italia, con le prime dosi destinate a categorie mirate (quali operatori sanitari e persone con fragilità). Poi, dalla primavera 2021, le somministrazioni venivano estese a tutta la popolazione.  

I dati del vaccino in Italia e in Provincia 

Dopo 12 mesi, erano oltre 108 milioni le dosi somministrate e 47.947.263 gli italiani che avevano ricevuto almeno la prima chiamata.

In Lombarda le inoculazioni erano più di 18 milioni, con oltre 3 milioni di dosi booster.

Nel Bresciano invece, il 27 dicembre 2021 si erano già superate le due milioni di dosi. Ad oggi 26 dicembre 2022 invece, secondo i dati di Regione Lombardia, sono 25.269.518 le somministrazioni in tutta la Regione. Il 90,02% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale.

Nella provincia di Brescia, su un totale di 1.254.322 abitanti, 990.802 hanno ricevuto la prima dose (78.99%), 1.072.571 la seconda (85.51%), 863.161 la terza dose booster (68.81%) e 156.336 la quarta dose booster/immunocompromessi (12.46%). 

Le belle notizie 

Verso la metà di gennaio, l’Oms inizierà a dibattere sui criteri per dichiarare il concludersi della pandemia. Una fine preannunciata diverse volte, ma mai realmente raggiunta a causa dell’arrivo di numerose varianti, Delta e Omicron tra tutte.  

Chiaro è che finché sarà in circolazione il patogeno infettivo, non si potrà mai stabilire con precisione se si svilupperà o meno una nuova variante aggressiva. Dovremo di certo imparare a conviverci, come con tutti gli altri virus che coinvolgono la respirazione, sapendo però che oggi abbiamo una percezione diversa del rischio. I morti nel mondo, che ammontano a 10mila nell’ultima settimana, sono ancora troppi, ma sicuramente molti meno di quelli di fine 2021

Altra lieta notizia è quella arrivata in questi giorni riguardante la chiusura entro gennaio di Scala 4.0, il padiglione dell’Ospedale Civile di Brescia destinato alla cura dei pazienti Covid aperto nel novembre del 2020. La struttura, almeno per adesso, non verrà smontata in quanto, come detto prima, non si può ancora matematicamente escludere che ulteriori varianti possono causare altre crisi sanitarie. 

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