Somministravano farmaci pericolosi, chieste sette condanne

Nel processo a carico di una presunta associazione a delinquere che avrebbe truffato malati affetti da patologie neurodegenerative
Flebo (foto di archivio)
Flebo (foto di archivio)
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Il pm di Brescia Francesco Milanesi ha chiesto sette condanne nell’ambito del processo di primo grado a carico di una presunta associazione a delinquere che avrebbe truffato malati affetti da patologie neurodegenerative e somministrato illecitamente medicinali imperfetti e pericolosi per la salute pubblica.

Terapie spacciate per innovative con cellule staminali e fondate sull’utilizzo degli esosomi, ma che invece gli inquirenti ritengono «prive in realtà di qualunque garanzia di efficacia, sicurezza e qualità, e somministrate in assenza dei prescritti requisiti e delle autorizzazioni».

L’accusa ha chiesto cinque anni per il medico triestino Marino Andolina, già coinvolto e condannato per il caso Stamina, sei anni per il chirurgo plastico bresciano Erri Cippini, 5 anni e sei mesi per Monica Salvi, cinque anni per Ivana Caterina Voldan e Stefano Bianchi, quattro anni per lo svizzero e proprietario di un laboratorio a Zurigo Peter Kellner e un anno per Carmine Scarpa. Le parti civili hanno chiesto risarcimenti per centinaia di migliaia di euro oltre alla rifusione delle spese.

 

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