Smog, polveri sottili in picchiata dopo l'emergenza

Il protocollo antismog e i relativi divieti tornano nel cassetto. La pioggia caduta con insistenza nelle scorse ore ha concorso a pulire temporaneamente l'aria, riportando le concentrazioni di inquinanti entro i limiti di legge.

Certo l'ennesima emergenza non manca di scuscitare qualche perplessità sulla concreta efficacia dei provvedimenti sin qui adottati. In città - rende noto la Polizia Locale - nei due giorni di divieti sono stati controllati oltre 300 veicoli e contestate 17 violazioni. Resta difficile pensare però di affidarsi alla pioggia per risolvere drasticamente la situazione smog, e Legambiente in questi giorni lo ha sottolineato. "Si tratta - ricordava Andrea Nones - di misure assolutamente minime, che non sono in grado di aggredire il problema alla base".

Lo stesso Comune di Brescia nei giorni scorsi aveva precisato che accanto a misure di emergenza, l'Amministrazione sta pensando anche ad interventi strutturali come ad esempio l'acquisto di nuovi autobus a metano e nuove linee di tram-treno da affiancare alla metropolitana per aumentare il numero di passeggeri.

L'obiettivo è quello di raggiungere i 60 milioni di utenti. "Stiamo andando avanti in una politica molto forte - commenta al riguardo il sindaco Emilio Del Bono - e spero di trovare sempre più consenso per scelte quali la riduzione del consumo di suolo agricolo, le mitigazioni ambientali, la difesa dei parchi, l'aumento del trasporto pubblico. Sul trasporto pubblico siamo la città che in questa fascia investe di più".

I dati riferiti alla giornata di ieri intanto confermano l'abbattimento delle polveri sino a 22 microgrammi di sostanza inquinante per metro cubo di aria per la centralina del Broletto, 33 per quella del Villaggio Sereno, 25 a Rezzato, 16 a quella di Sarezzo e 28 a Odolo così come a Darfo.

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