Sicurezza a Lamarmora, grido d’aiuto del quartiere un anno dopo

I residenti raccolgono idee per rallentare il traffico, Manzoni annuncia semafori e ciclabile di 3 chilometri
PIU' SICUREZZA PER VIA LAMARMORA
AA

Quel rovente Ferragosto si avviava alla sua conclusione. Erano le 18.45 e in molti già rientravano dalle gite fuori porta.

Mentre percorrevano l’attraversamento pedonale all’incrocio tra via Rodi e via Lamarmora, il 65enne Mauro Rossi e la madre 93enne Annina Breggia vennero falciati dalla moto guidata da un 47enne, poi risultato positivo ad alcol e droga. meno di un mese dopo anche la 63enne Nadia Zangarini rimase uccisa semplicemente attraversando la strada, questa volta all’altezza del civico 300 di via Lamarmora.

Negli ultimi 365 giorni quel drammatico episodio ha innescato tra i residenti del quartiere un’intensa riflessione sulla sicurezza stradale lungo la trafficata via Lamarmora. Una discussione diventata incandescente dopo che...

Leggi l’articolo integrale sull’edizione del GdB in edicola oggi, giovedì 15 agosto, scaricabile anche in formato digitale.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia