Sfondano la vetrina col furgone a Mazzano: via con 20 biciclette

Il colpo messo a segno in pochi minuti da quattro persone: la merce rubata vale diverse migliaia di euro
Oltre alle bici rubate e schiacciate dal furgono ci saranno le riparazioni del danno - © www.giornaledibrescia.it
Oltre alle bici rubate e schiacciate dal furgono ci saranno le riparazioni del danno - © www.giornaledibrescia.it
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Un furgone usato come ariete e poi mani veloci a fare incetta di più modelli possibili. Ha fruttato una ventina di biciclette, tutte di un certo valore, il colpo messo a segno ieri all’alba, attorno alle 5.30, al negozio Happy Bike di via Boccaccio a Mazzano. Tutto è avvenuto in pochissimi minuti, solo l’allarme dato da una vicina e il pronto intervento dei carabinieri ha evitato che il bottino potesse essere maggiore.

«I ladri questa volta hanno avuto poco tempo - constata amaramente Vittorio Casciotta, titolare dell’esercizio dove lavora, occupandosi anche di revisioni e riparazioni, con il figlio e un dipendente - perché, la vicina, sentito il fracasso, ha immediatamente allertato il 112. Economicamente non so ancora quantificare il danno, posso solo dire che sono state sottratte circa venti bici tra quelle da corsa, elettriche, mountain bike e che, essendo rivenditori del marchio Giant Store, parliamo di prodotti di alta gamma. La prima nostra preoccupazione è stata quella di sistemare quanto più possibile e di riaprire subito, cosa che abbiamo fatto, certo la scena che ci siamo trovati davanti era deprimente».

La banda, quattro che parlavano chiaramente italiano, secondo chi ha assistito alla scena, servendosi di un furgone, ha abbattuto due grosse vetrine con vetri antisfondamento e quindi si sono lanciati su quanto avevano a tiro: «A terra c’erano vetri in frantumi, telai, parti del muro dal quale è stata staccata la vetrina e pure alcune biciclette rimaste schiacciate. I ladri sono riusciti ad impossessarsi di vari modelli, anche tra quelli esposti in vetrina. Da come mi è stato descritto il mezzo utilizzato per il colpo mi chiedo come abbiano potuto farci stare tutto, certo era gente che sapeva quel che faceva e che, con ogni probabilità, era stata in negozio nei giorni scorsi. Che ci possiamo fare - continua Casciotta -, ci tuteliamo con le assicurazioni, ma ogni volta è un disagio e già so che mi dovrò aspettare il prossimo furto».

Quella di ieri mattina non è la prima spaccata da Happy Bike: «Ci siamo abituati. Siamo stati vittime di vari colpi quando il negozio era a Rezzato, e già se n’erano verificate anche qui a Mazzano. Purtroppo questa gente agisce sapendo che resta impunito e a pagarne le conseguenza siamo solo noi».

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