Sequestri in Siria, Sandrini ha scelto di discutere il rinvio a giudizio

Il 38enne di Folzano si è anche costituito parte civile. Rito abbreviato per i tre imputati accusati anche del rapimento di Sergio Zanotti
Alessandro Sandrini e Sergio Zanotti, i due sequestrati bresciani in Siria - © www.giornaledibrescia.it
Alessandro Sandrini e Sergio Zanotti, i due sequestrati bresciani in Siria - © www.giornaledibrescia.it
AA

Alessandro Sandrini, il 38 enne di Folzano rapito in Turchia nell’ottobre del 2016 e liberato due anni e mezzo dopo in Siria, ha scelto di discutere il rinvio a giudizio.

A processo con l’accusa di simulazione di reato e di tentata truffa aggravata Sandrini si è anche costituito parte civile: quel rapimento, inizialmente simulato, con il suo arrivo ad Adnana un rapimento vero e proprio ed il 38enne chiede che i responsabili siano per questo condannati. 

Insieme a Sandrini, discuterà il rinvio a giudizio anche Ibrahim Hashad: uno dei cinque imputati accusati del concorso nel suo sequestro di un imprenditore di Rezzato, rimasto solo in potenza.   

Hanno scelto il rito abbreviato gli altri tre imputati, accusati anche del rapimento di Sergio Zanotti, il 63enne di Marone che fu vittima di un analogo caso e che rimase nelle mani dei sequestratori in Turchia tra il maggio del 2016 e l’aprile del 2019. La posizione di un sesto, invece è stata stralciata per un difetto di notifica. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 19 giugno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia