Sempre più posti negli asili nido: si punta al modello europeo

Negli ultimi tre anni +104 posti e una famiglia bresciana su tre accede ai servizi per la primissima infanzia
NIDI GRATIS PER OLTRE 400 BIMBI
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Gli asili nido bresciani, comunali e convenzionati, crescono. Rappresentando sempre più un modello italiano, che ormai punta ad eguagliare standard di livello europeo. Solo nell’ultimo triennio le strutture cittadine che accolgono i piccolissimi hanno «guadagnato» 104 posti in più. Così gli 11 nidi comunali Abbraccio, Arcobaleno, Cucciolo, Giostra, Girasole, Girotondo, Mondo del Colore, Pollicino, Primavera, Scoiattolo e Sole, con 275 posti disponibili a fronte di 392 richieste, copriranno il 70,1% del fabbisogno.

È stata inoltre rinnovata per due anni la convenzione con tredici strutture private: Abracadabra, Albero dei Sogni, Battibaleno, Corte Chiara, Crescere Assieme, Fabbrica dei Sogni, Magico Mondo, Passerini, Pesciolino Rosso, San Filippo Neri, Piccolo Principe, Santa Maria della Vittoria e Sega-Paperini, che insieme arriveranno ad accontentare l’84% delle richieste. Dal 2018, infine, è attiva alla scuola d’infanzia Tadini una sezione per bimbi da 24 a 36 mesi.

«Il Comune - spiega l’assessore Fabio Capra - vuole continuare a puntare su questo servizio indispensabile per le famiglie, nonostante i costi per le casse della Loggia si facciano sentire. Il bonus europeo nido gratis, erogato dalla Regione, copre infatti solo parzialmente i costi per ogni bimbo». Basta infatti guardare i conti del 2018/19 per accorgersi che, a fronte di una spesa complessiva totale di 7 milioni, ovvero 9.800 l’anno per bambino, il Comune ha incassato circa 1,5 milioni, fra contributi e rette. Questi coprono più o meno il 22,5% della spesa.

«Alla Loggia - semplifica Capra - i 104 posti in più costeranno 516mila euro l’anno. Una spesa che, lo ribadisco, sosteniamo volentieri». E se a Brescia la retta media è di 219 euro, il 30% delle famiglie accede ai servizi dedicati alla prima infanzia. Percentuale vicina a quella europea che tocca il 33%. Per quel che riguarda il gradimento, la responsabile dei servizi per l’infanzia Anna Maria Finazzi riferisce: «Le valutazioni dei genitori si attestano sul punteggio di 8.4 riguardo al servizio complessivo e 8.9 rispetto agli asili. Risultati raggiunti anche grazie alla formazione continua».

 

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