Sede di A2A in via Sostegno, la Loggia mette paletti al progetto

Il primo a mettere qualche paletto era stato il sindaco Emilio Del Bono. Bene la nuova sede di A2A in via Sostegno, progetto che potrebbe essere il «motore» della riqualificazione di quell’enorme area abbandonata, a ridosso del fronte sud della stazione ferroviaria e dei nuovi binari Tav. Ma alcune cose possono essere migliorate.
Per esempio l’auditorium: la multiutility aveva ipotizzato una sala polifunzionale da 300-400 posti. Una «taglia» che però in città non manca. «Manca invece un auditorium da 800-1000 posti» era stato il ragionamento del sindaco. Così, tra Loggia e A2A, a inizio marzo è partito un confronto per individuare le caratteristiche che il progetto dovrà avere per poter avere il via libera dall’Amministrazione. E ieri quel lavoro è diventato una comunicazione di giunta firmata dall’assessore all’urbanistica Michela Tiboni che fissa alcuni «paletti»: auditorium da 800 posti, grande piazza di raccordo tra la stazione e Brescia Due, parcheggio a servizio dei pendolari, stazione dei bus a lunga percorrenza, tipo Flixbus.
L'idea del quadrilatero
Nel frattempo la società proprietaria dell’area (lo sviluppatore è la G.C. srl di Gianbattista Gaburri) il 13 dicembre ha depositato il piano attuativo dell’intero comparto che, oltre alla porzione messa nel mirino da A2A (la trattativa per l’acquisizione è ancora in corso), comprende anche la porzione a sud di via Sardegna, dove sono previste residenze.

Cosa ha chiesto la Loggia
La Loggia ha così esaminato piano e progetti e fatto le sue valutazioni, che ora saranno spedite ai proponenti. Valutazioni generali che non entrano nel merito dei singoli disegni, ma che indicano la direzione di marcia. C’è il tema auditorium, conferma l’assessore Tiboni, la cui capienza dovrà essere aumentata. Ma c’è anche il tema della composizione degli edifici. La torre direzionale (di fatto il nuovo edificio simbolo dell’azienda) dovrà avere un’altezza contenuta, congrua con le altezze del quartiere, e valorizzare le presenze-presidio nei piani bassi. Per la Loggia è importante che la riqualificazione dell’area porti infatti alla nascita di una nuova «grande piazza» che faccia da raccordo tra la Stazione ferroviaria e Brescia Due. «La piazza dovrà avere un ruolo di connessione e nascere come uno spazio definito dagli assetti dei nuovi edifici» spiega Tiboni. Un po’ come la piazza nata ai piedi della nuova sede di Regione Lombardia. In questo spazio dovrà sbucare anche il prolungamento del sottopasso ferroviario pedonale, che dovrà passare sotto via Sostegno.
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I cambiamenti su via Sostegno
Il Comune ha infatti effettuato uno studio particolareggiato del traffico di tutto il comparto: via Sostegno continuerà ad essere percorsa in entrambe le direzioni, senza interruzioni. Anzi. Lì, a ridosso della stazione, è prevista la fermata dei pullman turistici, e non in via Malta come ipotizzato nel piano attuativo: servirà dunque una nuova ampia rotatoria per agevolare le manovre dei bus a lunga percorrenza. Il parcheggio (multipiano) nell’ex area Eni, a ridosso di via De Vitalis, a nord della Laba, dovrà poi essere ad uso promiscuo, dedicando una parte dei posti a chi prende il treno, come avviene con il parcheggio a nord della stazione.
La strada è dunque tracciata. Ora bisognerà capire se A2A chiederà integrazioni o modifiche ai sei progettisti in campo. E soprattutto se si concretizzerà l’acquisto dell’area per sviluppare in via Sostegno la nuova sede. Il piano attuativo della G.C. srl è sul tavolo e andrà comunque avanti. Ma senza A2A perderebbe di certo forza. Si vedrà.
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