Seconda ondata, la settimana più nera: 30 vittime nel Bresciano

Cinque le croci che si sono aggiunte nelle ultime 24 ore nella nostra provincia. Numeri che riportano allo scorso maggio
COVID-19, 623 CONTAGI E 5 VITTIME
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La settimana che volge al termine domani è quella che dall'inizio di questa seconda ondata della pandemia ha visto tornare a crescere in maniera significativa la conta dei morti: 30 da lunedì 9 novembre, in base ai bollettini dell’Ats di Brescia e dell’Ats della Montagna, competente per la Valcamonica. Numeri che riportano alla situazione di metà maggio.

Un aspetto che deve indurre a prudenza, assieme al monito dei virologi, a fronte di un dato positivo che va emergendo, con l'attenuazione della curva dei contagi registrata nelle scorse ore.

Ieri i report hanno dato conto di 5 nuove vittime, ad Adro, in città, a Leno, Carpenedolo e Castegnato. Nessuna nuova vittima in Valcamonica. E anche la pressione sugli ospedali, per quanto lontanissima da quella di marzo e aprile, continua a crescere: ieri i pazienti Covid ricoverati nelle strutture sanitarie bresciane sono arrivati a quota 438, 27 in più rispetto a giovedì.

Di questi 72 sono in terapia intensiva (16 in più rispetto a lunedì), 29 al Civile, 12 in Poliambulanza, 10 a Chiari, 6 a Desenzano, Gavardo e Manerbio e un paziente Covid a Gavardo. 

Accanto a questi, vanno contati anche 317 guariti, oltre ovviamente al numero degli attualmente positivi, che sfiorano ormai gli 8mila. Di questi la stragrande maggioranza (oltre 7mila) è in isolamento obbligatorio a casa.

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