Se i bambini di oggi immaginano «Brescia sotto le bombe»

Il baby catalogo sarà presentato sabato all'inaugurazione della omonima mostra
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«Sono Gianfranco. Ho dieci anni. Vivo a Brescia. A scuola oggi abbiamo fatto un’esercitazione in caso di attacco aereo. Mi hanno calato da una corda. Avevo molta paura».

Inizia così il catalogo della mostra «Brescia sotto le bombe 1940-1945» ideato dagli alunni della classe 1ªE della scuola secondaria di primo grado di Pezzaze dell’istituto comprensivo di Marcheno e rivolto ai baby-visitatori dell’esposizione che sarà inaugurata sabato alle 18 a Palazzo Martinengo in via Musei.

Il baby catalogo nasce da un nuovo modo di fare di didattica: si tratta del metodo degli Eas messo a punto dal pedagogista Pier Cesare Rivoltella, coinvolgendo gli studenti in situazioni operative che fanno leva ovviamente su contenuti disciplinari, ma non perdono di vista il rapporto con la tecnologia, con la rete e con il presente vissuto dagli studenti. 

Gli studenti hanno così ideato una guida ad hoc che accompagnerà i visitatori loro coetanei all’interno della mostra.Il titolo è«Brescia sotto le bombe (1940-1945) con gli occhi di un bambino».

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