Se Brescia scommette sulla bici

Il 40% degli spostamenti sistematici in città è nell'arco di 3 km. Eppure li percorriamo in auto...
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In Loggia hanno squadernato mappe, calcolato percorsi, sviscerato numeri. Alla fine quel che vien fuori è che in città il 40% degli spostamenti sistematici avviene nell’arco di 3 chilometri. Significa che la strada che percorriamo tutti i giorni per andare al lavoro o a scuola è poco più di una passeggiata.

Eppure sono spostamenti che facciamo «sistematicamente» in auto. Colpa della fretta, del tempo, della pioggia, del freddo. Certo. Siamo la città della Mille Miglia, la capitale dell’automotive, con uno dei tassi di motorizzazione più alti d’Italia.

Quando tra un paio di mesi tornerà l’emergenza smog ci lamenteremo dell’aria che respiriamo, chiederemo ai politici di darsi una mossa, evocheremo gli esempi del Nord Europa, dove tutto è ordinato e pulito. Sia chiaro, giusto chiedere che la politica faccia la sua parte. Ma c’è un aspetto culturale che chiama in causa le nostre pratiche quotidiane. Venerdì 22 settembre si è conclusa la Settimana europea della mobilità sostenibile.

Si è insistito molto sul fatto che la bicicletta può essere un mezzo di trasporto competitivo e il fulcro di una mobilità «amica dell’ambiente». Giusto pretendere piste ciclabili belle e sicure. Ma poi sta a ciascuno di noi decidere se per fare meno di 3mila metri sia meglio prendere l’auto o inforcare la bici.

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