Scuola, i trasporti reggono ma il primo giorno non è un vero test

Scaglionamenti particolari e passaggi in auto coi genitori hanno evitato i rischi assembramento
  • Un gruppo di studenti alla stazione degli autobus cittadina - © www.giornaledibrescia.it
    Studenti e autobus: buona la prima (giornata), ma con riserva
  • Studenti in attesa dell’autobus a Desenzano - © www.giornaledibrescia.it
    Studenti e autobus: buona la prima (giornata), ma con riserva
  • La fotografia inviata da una studentessa mostra l’interno di un autobus urbano
    Studenti e autobus: buona la prima (giornata), ma con riserva
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Non è andato tutto liscio ma quasi. Affollamenti e ritardi non sono mancati, ma in generale il sistema del trasporto pubblico ha retto alla prova del primo giorno di scuola. Che però non può essere considerato un vero e proprio test: molti studenti (soprattutto di prima) sono stati accompagnati in auto dai genitori e gli ingressi particolarmente scaglionati in occasione della riapertura delle scuole hanno ridotto i rischi di assembramento.

Così a Desenzano, dove proprio lo scaglionamento dei vari istituti (Bagatta, Bazoli-Polo, Caterina de’ Medici) ha fatto sì che le eventuali criticità non siano ancora balzate all’occhio: sono stati i genitori con le loro auto a imperversare fuori dalle scuole; una scelta che numerosi manterranno anche nei prossimi giorni, «per vedere che aria tira - ha riferito un genitore - e capire se ci siano le condizioni di sicurezza indispensabili sugli autobus...» Dove invece si è già ripartiti a pieno regime, sembra essersi ripresentato il problema di sempre: da Lonato (il Cerebotani ha iniziato le lezioni il 9 settembre) cominciano ad arrivare le prime segnalazioni di autobus affollati.

A Salò il doppio turno di entrata e uscita degli studenti ha evitato il caos ma non piace ai genitori. Ieri non si sono registrate particolari criticità lungo le corse dirette verso la cittadina gardesana, su cui gravitano più di 2.300 studenti delle superiori. Ma il doppio turno, con ingressi alle 8 e alle 10 sia al liceo Fermi sia all’istituto Battisti, scontenta genitori e ragazzi, soprattutto quelli che entrano alle 10 e che, di conseguenza, terminano le lezioni a metà pomeriggio: «Così - si lamentano le famiglie - i nostri figli devono rinunciare ad altre attività pomeridiane, a fare sport. Chiediamo il doppio turno con entrate alle 8 e alle 9».

Segnalazioni di ritardi sono arrivate ieri mattina sulla linea Orzinuovi-Brescia, che da Orzinuovi tocca numerosi Comuni della Bassa; e ritardi (per gli studenti che iniziavano le lezioni alle 9) si sono verificati anche in direzione Chiari per gli autobus provenienti dai Comuni del circondario. Qualche problema ma non il caos che qualcuno paventava per gli studenti dell’istituto Capirola di Leno e Ghedi. Su alcune linee, come quella da Castelletto, si è creato un leggero sovraffollamento. Altre corse erano in regola con la capienza prevista, altre ancora addirittura al di sotto. Ma anche qui va considerato il fatto che alcuni studenti, destinati a utilizzare i mezzi pubblici, sono stati accompagnati dai genitori. La situazione, insomma, va monitorata. È quello che stanno facendo il dirigente scolastico Gianmarco Martelloni e il suo vice Ernesto Tonni, che tra l’altro hanno predisposto un modulo, dove studenti e famiglie possono segnalare problemi, che poi verranno inviati alle aziende che gestiscono il trasporti.

Situazione tranquilla in Valtrompia e Valcamonica. Qui, anzi, secondo gli studenti, ieri gli autobus erano addirittura «mezzi vuoti»: molti genitori hanno preferito accompagnare i figli, intasando invero un po’ le strade vicino ai principali poli scolastici camuni. Bus a mezzo servizio, quindi, e trasporti in sicurezza, in particolare in bassa Valle, anche grazie al doppio turno di ingresso alle superiori. In Valsabbia, su certe tratte qualcuno ha viaggiato in piedi. Come del resto in città, dove però si sono vissute esperienze diverse: c’è chi, in confronto al passato, ha tirato un sospiro di sollievo e chi invece ha dovuto rinunciare alla prima corsa perché «l’autobus era pienissimo: tutti si sono riversati su quello che li avrebbe portati a destinazione più velocemente e io ho dovuto aspettare il successivo».

Positivo (ma con cautela) anche il primo commento che arriva dall'agenzia del Tpl: «Alla prima prova dei fatti il sistema si è rivelato efficace pur considerando che il primo giorno di scuola non è del tutto significativo per ciò che riguarda, soprattutto, le uscite, possiamo affermare che il modello del doppio ingresso sta funzionando senza grossi problemi in tutta la provincia e la città - afferma il presidente Giancarlo Gentilini, da pochi giorni alla guida della Agenzia del Tpl - dalle Aziende di trasporto e dagli Istituti, con cui siamo in costante contatto, non ci sono stati segnalati problemi rilevanti neanche nei principali centri di sosta e alle fermate» continua il presidente Gentilini. «Dai primi dati giunti in Agenzia dalle aziende di trasporto si rileva in modo abbastanza diffuso un maggiore carico di studenti trasportati con il primo turno, quello delle 8; evidentemente non pochi studenti, pur entrando alle 9 o 10 ha preferito per il primo giorno prendere il mezzo in arrivo per le 8. I prossimi giorni ci forniranno dati più significativi per ciò che concerne le uscite dei ragazzi dagli istituti e potremo verificare concretamente se le previsioni che sono state elaborate con il piano trasporti avranno necessità di aggiustamenti significativi o di modifiche di dettaglio».

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