Scritte no vax sui muri della sede del Giornale di Brescia

Dopo la sede della Cgil, i cimiteri in provincia e la scuola a Urago Mella, stanotte è toccato alla sede del GdB. Indagano i carabinieri
  • Scritte no vax sui muri della sede del Giornale di Brescia in via Solferino
    Scritte no vax sui muri della sede del Giornale di Brescia in via Solferino
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«Tv e giornali, bugiardi e nazisti». «Scrivete bugie su Co2, guerra, crisi e pandemie». Sono le scritte a bomboletta rossa comparse nella notte sulla facciata della sede del Giornale di Brescia, della tv Teletutto e di Radio Bresciasette, in via Solferino a Brescia. Ad agire, attorno alla mezzanotte, sono stati due uomini incappucciati. La firma è quella del gruppo no vax Vivi («V_V»). Sulla facciata del palazzo ripetuto più volte il loro simbolo, oltre allo slogan «vivi libero».

Lo stesso gruppo aveva firmato gli imbrattamenti alla sede della Cgil in via Folonari dello scorso marzo, così come delle auto delle Poste parcheggiate in via Lattanzio Gambara. I medesimi autori probabilmente che hanno imbrattato con slogan ingiuriosi i cimiteri di Rezzato, Gavardo, Flero e Cividate Camuno, così come lo scorso agosto la sede dell’Ordine delle professioni sanitarie al quartiere Fiumicello. L’episodio più recente risale a pochi giorni fa, per la prima volta sui muri di una scuola, la primaria Tiboni a Urago Mella. E oggi tocca al Giornale di Brescia.

I temi dell’attacco sono sempre gli stessi: accuse negazioniste sulla pandemia di Covid, con l’aggiunta stavolta di riferimenti alla guerra (non meglio specificato quale) e all’inquinamento da anidride carbonica. Nelle scritte si fa riferimento anche al Nuovo ordine mondiale (New world order in inglese, da cui l'acrononimo Nwo): una teoria del complotto che sostiene l'esistenza di un presunto gruppo di potere segreto che si adopererebbe per prendere il controllo totalitario e il dominio della Terra.

Le indagini sono affidate ai carabinieri.

Le dichiarazioni delle sindaca

E solidarietà è stata espressa dalla sindaca di Brescia Laura Castelletti, che tramite una nota sottolinea come «nella certezza che le Forze dell’ordine siano già al lavoro per individuare e fermare i colpevoli - dichiara -, voglio condannare fermamente, ancora una volta, questi atti vili e dettati soltanto dall’ignoranza. La stampa bresciana ha compiuto in modo impeccabile un grande lavoro di informazione e racconto prima, durante e dopo la pandemia, ponendo sempre al centro la scienza e le notizie che via via arrivavano da fonti attendibili e accreditate».

 «Il loro racconto, a volte dolorosissimo - continua Castelletti -, ci ha accompagnato in quei lunghi mesi difficili, permettendoci di mantenere gli occhi aperti anche sul resto del mondo. Un impegno prezioso e preciso che è stato soprattutto di servizio».

La sindaca esprime quindi solidarietà «alle redazioni del gruppo, alla direttrice Nunzia Vallini e a tutti i giornalisti e le giornaliste che quotidianamente svolgono un ruolo così prezioso e fondamentale per la nostra comunità. Chi compie questi atti sappia che non ci fa paura e che faremo di tutto per difendere le realtà che compartecipano a mantenere in vita e in salute la nostra democrazia».

Europa Verde

Anche Europa Verde ha preso subito posizione, esprimendo «piena solidarietà al direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini e ai giornalisti per l’attacco e le scritte ingiuriose - si legge in una nota diffusa dal partito -. L’atto di vandalismo, un gesto vile e di profonda inciviltà, è una grave mancanza di rispetto verso chi ogni giorno lavora per garantire un’informazione libera a tutti i cittadini. Evidentemente invece c’è chi vorrebbe apporre il bavaglio alla stampa, mascherandosi però nell’anonimato e dietro azioni senza alcun presupposto di merito».

E continua: «Quanto realizzato sotto la sede del Giornale di Brescia merita la più ferma condanna. Il giornalismo e l’informazione devono essere liberi da ogni pressione, ogni minaccia, ogni condizionamento».

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