Scoperti i vandali del tendone: tutti minorenni

I genitori, scusandosi, hanno pagato le riparazioni alla parrocchia di Virle
Tendone a soqquadro a Rezzato
Tendone a soqquadro a Rezzato
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Sono stati individuati i tre ragazzini, tutti minorenni, ritenuti responsabili delle incursioni vandaliche alla tensostruttura dell’oratorio di Virle Treponti che si sono registrate nelle scorse settimane. In realtà, precisano sia il comandante della Polizia Locale Giancarlo Bonizzardi che il curato Don Stefano Ambrosini responsabile della pastorale giovanile, i tre non sarebbero stati soli ma in almeno un paio di occasioni qualche amico si sarebbe unito a loro, ma le indagini sono ancora in corso per identificarli.

La tensostruttura viene affittata ogni anno dalla parrocchia per le attività del grest: ogni sera, dopo le pulizie, sistemata e riordinata, viene chiusa. Nei giorni scorsi però per ben tre volte al mattino gli animatori hanno trovata l’interno a soqquadro: lavagne buttate a terra così come i cavalletti utilizzati per i giochi dei ragazzi, ma in particolare il telone strappato come le cerniere di chiusura.

Dopo la terza incursione don Stefano aveva fatto una segnalazione alla Polizia Locale, che aveva installato all’interno del tendone una telecamera mobile per poter riprendere i vandali. Non è servito molto purtroppo perché l’episodio si ripetesse e gli agenti potessero vedere i visi dei protagonisti della bravata. Si tratta di due fratelli rispettivamente di 13 e 14 anni e un loro amico di 14, tutti residenti con le loro famiglie a Rezzato. Per entrare nell’area dove è posizionato il tendone i ragazzi saltavano un alto muro di cinta. Ora è scattata la denuncia da parte della parrocchia, nella quale sono stati pure segnalati i 600 euro necessari per il ripristino del tendone, che naturalmente deve essere riconsegnato integro alla ditta di noleggio.

Contestualmente alla denuncia sono stati chiamati i genitori dei ragazzi, a cui sono stati esposti i fatti. I papà dei baby vandali, oltre a scusarsi e condannare l’operato dei propri figli, hanno pagato la riparazione, attenuando l’azione legale nei confronti dei ragazzi. Questa purtroppo è solo una delle situazioni di inciviltà da parte di giovanissimi che si registrano in paese.

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