Sana: la Procura indaga padre, fratello e zio per omicidio

Il Pg Dell’Osso ha avocato a sè l’inchiesta e iscritto nel registro degli indagati il padre, lo zio e uno dei fratelli di Sana
Sana Cheema, uccisa in Pakistan  © www.giornaledibrescia.it
Sana Cheema, uccisa in Pakistan © www.giornaledibrescia.it
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Il Procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso ha avocato a sè l’inchiesta sulla morte di Sana Cheema, la ragazza italiana di origini pachistane morta in patria lo scorso aprile dopo aver rifiutato il matrimonio combinato. Il padre, il fratello, uno zio, che vennero arrestati, e altri parenti, solo indagati, poche settimane fa sono stati scagionati da ogni accusa dal tribunale di Gujarat

La Procura di Brescia aveva aperto un’inchiesta contro ignoti e senza ipotesi di reato. Ora il Procuratore generale ha iscritto nel registro degli indagati il padre, lo zio e uno dei fratelli di Sana con l’accusa di omicidio.

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