Rimesso a nuovo lo storico presepe di Put del Re di Sellero

Da 23 anni la sacra rappresentazione viene allestita sulle sponde del torrente
Il presepe di Sellero ripreso da un drone
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Centoventi statue di grosse dimensioni adagiate lungo le rive del torrente Re, il corso d’acqua che solca l’abitato di Sellero, su un’area di circa tremila metri quadri. È il presepe del Put del Re, che da 23 anni viene realizzato dagli «Amici del Presepio» per ricordare l’ideatore della grande installazione natalizia, Oscar Peluchetti, scomparso giovanissimo per un male incurabile prima di vedere finita la sua creazione.

E così, da allora, i selleresi hanno portato avanti quel progetto, divenuto oggi una tradizione e una delle installazioni della natività più belle e visitate della Valcamonica. È stato inaugurato il 15 dicembre e sarà visitabile sino al 9 gennaio con una piacevole passeggiate lungo il Re, ammirando decine di scene di vita quotidiana, sino ad arrivare alla grande capanna con il Bambino.

Ci sono gli antichi mestieri e le tradizioni di un tempo: le lavandaie che insaponano i panni nel torrente, il casaro che prepara il formaggio, il fabbro nella fucina, i boscaioli che tagliano la legna, il mugnaio con i sacchi di grano e il fornaio che prepara il pane. E poi ancora le donne nelle case che ricamano o filano la lana, il commercio nelle strade e tanta pastorizia e animali, ma ci sono anche i pescatori e i norcini con i salumi. Quest’anno il presepe lungo il Re è ancora più bello: nelle settimana che hanno preceduto l’apertura, i volontari, insieme ad alcuni pensionati, si sono messi all’opera per sistemare gran parte delle strutture lignee del presepe, a partire dai ponticelli che attraversano il Re fino alle casette e alle sbarre di contenimento del laghetto.

Il trascorrere del tempo aveva infatti rovinato e reso poco sicure le strutture, rimesse a nuovo usando i tronchi abbattuti a malga Tambione dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018. Non è questa l’unica novità al Put del Re: poco prima dell’inaugurazione il presepe è stato visitato dal vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada. La natività di Sellero è visibile anche di notte grazie all’impianto di illuminazione.

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