Renzi alla festa del Pd: «L’austerità genera povertà»

«La mia generazione ha nei confronti delle generazioni precedenti un debito di riconoscenza. Poi però negli anni '80 quando voi vi spaccavate la schiena i politici andavano al ristorante e lasciavano da pagare a chi arrivava dopo». 

Lo ha detto Matteo Renzi, ospite alla Festa dell'Unità a Botticino, dove ha presentato il suo libro, «Avanti», intervistato dal direttore del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini. 

«Oggi è giusto essere sobrio nelle spese - ha aggiunto -, ma non si può dire ad un malato torna a correre se non gli dai da mangiare. L'austerity genera povertà. Noi dobbiamo stare attento ai conti, ma dobbiamo fare investimenti altrimenti il Paese non riparte».

Renzi ha anche affrontato il tema dei migranti, al centro del dibattito politico a livello nazionale e internazionale.

«La questione dell'immigrazione durerà ancora anni che piaccia o non piaccia - ha detto -. Bisogna investire in sicurezza e contemporaneamente in cultura - ha detto l'ex premier -. L'Europa è la nostra forza, ma l'immigrazione è problema molto grosso». 

«Bisogna aiutarli davvero a casa loro - ha detto Renzi riprendendo uno dei passaggi più discussi del suo libro - attraverso la cooperazione internazionale che noi abbiamo triplicato, mentre la Lega li ha azzerati perché ha speso i soldi per i diamanti in Tanzania».